I nuovi patentini per i droni, dall’online per volare senza pretese all’EVLOS/BVLOS per andare oltre l’orizzonte

Di Francesco Paolo Ballirano, avvocato esperto in diritto aeronautico e membro del Comitato Scientiico di DronEzine

Si parla tanto di patentino online, che entro Luglio dovrà essere conseguito da tutti coloro che vogliono pilotare un drone da 250 grammi in su. Ma le novità riguardano anche i patentini superiori: Critico (CRO) ed EVLOS/BVLOS.

Il 14 febbraio 2020 è stata pubblicata sul sito ENAC la bozza della circolare Lic 15, “Mezzi aerei a pilotaggio remoto centri di addestramento e attestati pilota” che andrà a regolare le nuove modalità per il conseguimento di attestati di pilota APR e dei centri di addestramento. La circolare rappresenta un ulteriore allineamento della normativa nazionale alle disposizioni previste dal “pacchetto droni” europeo (Regolamento UE 1139/2018, Regolamento Delegato n. 945/2019 e il Regolamento di Esecuzione n. 947/2019, gli AMC e il GM pubblicati ad ottobre 2019).

Resta inteso che non occorre nessun patentino per usare un drone sotto i 250 grammi (un esempio il Mavic Mini) o un aeromobile giocattolo (che deve avere il marchio CE che ne attesta l’uso per ragazzi fino a 14 anni) e al momento nemmeno per gli aeromodelli (che sono i droni, gli elicotteri e gli aerei radiocomandati che non possono fare volo automatico). E, almeno fino a Luglio,niente patentino nemmeno per i trecentini, i droni inoffensivi fino a 300 grammi.

Sin dalle prime pagine appare evidente il cambio di passo rispetto alle regole precedenti. Le differenziazioni tra le varie categorie di attestato non sono più correlate alle caratteristiche dell’APR (peso, ala fissa, ala rotante) ma solo al tipo di operazioni: non critiche, critiche VLOS e critiche EVLOS/BVLOS). Di seguito, in sintesi, le principali modalità di svolgimento dei singoli corsi:

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Attestato operazioni non critiche

Per hobby e per lavoro a 50 metri dalle persone e 150 da case, strade eccetera

polizza temporanea assicurazione per lavoro con i droni

Tanto il corso quanto l’esame di conseguimento sono online. Dal punto di vista teorico sono richieste conoscenze sulle materie di base e su alcuni aspetti specifici per i droni (regole dall’aria, regolamentazioni aeronautiche, sicurezza e rischi operativi, conoscenze sistemi APR, aspetti legati privacy e protezione dati). All’esito del croso è previsto un esame online (40 risposte a scelta multipla, con superamento dell’esame al 75% delle risposte esatte: quindi 30 domande su 40).

Attestato operazioni critiche VLOS

Per hobby e per lavoro vicino a persone e in città

Sono ammessi al corso solo coloro che hanno conseguito l’attestato per operazioni non critiche in corso validità. Il corso di abilitazione si svolge presso un centro di addestramento (quindi non online) e prevede lezioni teoriche per 10 ore. La circolare prevede che possa essere effettuata anche tramite collegamento da remoto (streaming, teleconferenza eccetera), ma per un massimo del 70% delle ore previste (quindi, su almeno 10 ore, 7 possono essere seguite online). L’esame teorico è costituito da 30 domande. La parte pratica prevede invece 3 ore di addestramento in volo in vari scenari, all’esito delle quali verrà effettuato uno skill test con esaminatore.

Abilitazione EVLOS/BVLOS (su attestato pilota APR operazioni critiche)

Per volare fuori dalla vista del pilota

Il corso teorico va svolto presso un centro addestramento riconosciuto dall’ENAC e sono ammessi i piloti con attestato di pilota APR per operazioni critiche VLOS in corso di validità e che abbiano almeno 36 missioni di volo per almeno 6 ore di volo complessive.
La parte teorica prevede 24 ore di insegnamento, ed è improntata sulle capacità di condurre operazioni al di là della linea visiva del pilota. La parte pratica del corso consiste in almeno 8 ore di addestramento, articolate in funzione di specifici scenari addestrativi (anche se non è chiaro quali saranno). Ogni missione di addestramento deve essere preceduta da una ampia sessione dedicata alla pianificazione, briefing e preparazione della missione, e seguita dal relativo debriefing. Al termine di questo percorso formativo il pilota sostiene uno skill test. L’esame pratico, che deve essere “rappresentativo del volo negli specifici scenari” consiste in una missione di almeno 20 minuti. La circolare non chiarisce sicuramente alcuni punti (non sono stati indicati dove e come sarà effettuato il corso online, quali scenari nell’abilitazione EVLOS/BVLOS), ma senza dubbio traccia le basi per il futuro addestramento dei piloti, che dal 1 luglio 2020 sarà pienamente in vigore.

Pilota e operatore finalmente separati

La vera rivoluzione, tuttavia, sembra essere quelle di separare, una volta per tutte, la figura del pilota e dell’operatore, che ormai hanno ruoli e responsabilità diverse e, non da ultimo, necessitano di differenti tutele. La chiarezza delle regole relative agli attestati porterà indubbiamente a inquadrare la figura lavorativa del personale addetto al volo dell’APR, partendo dai contratti di lavoro alle disciplina relativa all’impiego, che per forza di cose, non potrà essere equiparata al personale navigante degli aeromobili “manned”.
Facciamo soprattutto riferimento alle operazioni EVLOS/BVLOS, che rappresentano sicuramente la parte più commercialmente appetibile per gli incredibili sviluppi che potrà conseguire tale modalità di conduzione, renderà il pilota di APR una figura di altamente specializzata necessaria ed imprescindibile per lo svolgimento delle operazioni di volo. La speranza è che a tali figure professionali siano accordate le migliori tutele possibili.

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