Di fronte all’emergenza Coronavirus, li abbiamo visti all’opera già il mese scorso in Cina per motivi di controllo e sanificazione, mentre a scopi per ora esclusivamente di sorveglianza cominciano ad essere usati persino qui in Italia (qui l’articolo sui droni che scovano i furbetti che escono di casa senza giustificato motivo), ma per il momento gli USA, dove solo da qualche giorno il Governo ha riconosciuto la gravità della situazione portata dal covid-19, non sembrano intenzionati ad utilizzare i droni per fronteggiare la crisi.
Eppure i droni – almeno alcuni modelli per uso agricolo, progettati appositamente per spruzzare fertilizzanti o defolianti su ampie zone coltivate – sarebbero perfetti per essere convertiti allo scopo di sanificare le aree delle città in quarantena. La stessa DJI, parlando dell’efficienza del suo modello Agras T16 nello spruzzare disinfettante, ha sottolineato come può essere “50 volte più veloce dei metodi tradizionali“.
Come si apprende dal sito Military.com, però, sebbene i casi di contagiati negli Stati Uniti siano in aumento, gli ufficiali del Dipartimento della Difesa fanno sapere di non avere in programma di trasformare i droni in dispositivi disinfettanti. Non solo, perché Rob Perino, Maggiore dell’Esercito e portavoce del Bureau della Guardia Nazionale, ha aggiunto che “La Guardia Nazionale non ha questa capacità e non la sta perseguendo in alcun modo con nessun’altra agenzia“.
Nonostante le ingenti misure a sostegno dell’economia annunciate dal presidente Trump, e nonostante gli USA come Paese abbiano spesso dimostrato di essere pronti a fronteggiare situazioni difficili ricorrendo a mezzi e soluzioni altrettanto importanti, l’uso dei droni contro il Coronavirus resta per il momento tagliato fuori dalla strategia americana. Ma se c’è una cosa che l’emergenza covid-19 ci ha finora insegnato è che qualunque dichiarazione da parte dei Governi può essere seguita, nel giro di brevissimo tempo, da una nuova dichiarazione o persino da un provvedimento completamente diverso, a volte persino opposto.
