Un consorzio francese dimostra come gli UAS in un prossimo futuro, potranno integrarsi nello spazio aereo civile.
I primi esperimenti sulla effettiva integrazione tra sistemi aerei a pilotaggio remoto e il traffico aereo civile producono risultati incoraggianti. Un velivolo a pilotaggio remoto, un drone, un APR, potrà finalmente volare veramente in maniera autonoma quando rispetterà determinate condizioni di sicurezza ed è il sogno di ogni progettista o ingegnere aerospaziale che creda nell’avanzare della tecnologia necessaria a sviluppare questi robot volanti o aerei senza pilota a bordo.
Il consorzio francese TEMPAERIS ha dimostrato come allo stato attuale dell’arte sia possibile introdurre uno UAV all’interno del circuito di atterraggio di un aeroporto civile. Questa dimostrazione è stata effettuata nei pressi dell’aeroporto di Bordeaux-Merignac, tra 2 e il 6 Febbraio 2015 coinvolgendo aziende, costruttori e istituzioni. Il gruppo guidato dal consorzio era composto da: Airbus Defence & Space, ENAC, l’accademia francese per l’aviazione civile e SESAR.
Sulla base di un velivolo MCR4S sviluppato da Airbus Defence & Space e pilotato da terra tramite una stazione di controllo attraverso un collegamento dati. Il drone ha prodotto risultati positivi sugli effettivi sviluppi futuri. Per questioni di sicurezza un pilota (umano) era a bordo dello UAV.

Sono state testate situazioni quali perdita del collegamento radio, avaria del GPS, fault del collegamento dati. Queste procedure sono essenziali per assicurare la perfetta integrazione di velivoli a pilotaggio remoto in uno spazio aereo non segregato. Il programma di volo è stato effettuato con successo, nonostante le condizioni meteorologiche avverse e i risultati saranno pubblicati entro giugno 2015.
Il video dell’esperimento
https://vimeo.com/118917274
fonte airtrafficmanagement




