Irlanda: i droni lasciano a terra gli hamburger e consegnano medicinali

Il cambiamento, le condizioni di emergenza e la conseguente esigenza di fare di necessità virtù durante l’attuale pandemia colpiscono in tutto il mondo moltissime attività produttive e di servizi, che hanno dovuto chiudere oppure, dove possibile, adattarsi e reinventarsi per sopravvivere nel nuovo contesto imprevisto.

Un esempio nel nostro Paese sono le aziende che hanno deciso di convertire la produzione standard in quella di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, ma non solo. Tra i settori interessati da questo cambiamento c’è anche quello dei droni, che un po’ in tutto il mondo (Cina, Usa, ma anche in Italia) abbiamo visto adattati al compito di sanificare le strade e/o alla sorveglianza delle persone a scopo di evitare assembramenti.

Un’altra storia di adattamento arriva dall’Irlanda, dove finora i casi di coronavirus accertati sono stati oltre 20 mila (con oltre 1000 morti), e l’azienda di drone delivery Manna Aero, che prima consegnava “piatti” da fast food agli studenti e che a causa dell’emergenza si è vista sospendere il servizio.

Così l’azienda ha deciso di reinventarsi e, come dice il CEO Bobby Healy, “Non venderemo più hamburger. Venderemo ciò di cui le persone più anziane hanno bisogno“. Il che al momento significa, guardando ai test che si stanno svolgendo nella cittadina di campagna Moneygall, consegnare prescrizioni mediche e farmaci alle persone che risultano più a rischio contagio.

Il medico effettua una diagnosi a video e compila la prescrizione, che il drone consegna alla porta del paziente“. I droni di Manna Aero possono trasportare fino a 4kg nel loro vano cargo, grande pressapoco come una scatola da scarpe, ed effettuano consegne end-to-end dall’ultimo hub di smistamento fino alle case dei privati. possono volare anche in condizioni di vento moderato (anche se generalmente l’azienda evita questo rischio) hanno computer di volo e batterie ridondanti e ovviamente anche un paracadute che offre una discesa opportunamente rallentata in caso di fallimento del sistema di volo, situazione che secondo Healy può avvenire con una probabilità di una volta su un milione.

Categorie News