La fase di convivenza con l’emergenza Coronavirus lascia intravedere i primi spiragli di ritorno alla normalità in molti Paesi del mondo, ma le manifestazioni sportive si trovano ancora in fondo alla lista dei settori che possono tornare alla vita precedente, come del resto tutti gli altri tipi di eventi pubblici.
Per questo tutto il mondo dello sport si ingegna come può per andare avanti, in molti casi affidandosi ai sempre piacevoli (ma non elettrizzanti) ripassi di storia (ad esempio riproponendo in tv le più importanti partite o competizioni del passato) ma anche scommettendo sul virtuale, ossia sul futuro, ad esempio organizzando nuovi tornei che si svolgono online attraverso dei videogiochi popolari e coinvolgono intere squadre o singoli atleti che fino a pochi mesi fa potevamo apprezzare anche dal vivo.
È il caso di 16 tra i più popolari giocatori della NBA americana (basket) che sono stati selezionati per giocare a un torneo di NBA2K20, ma anche di alcuni piloti professionisti di corse Nascar che, costretti a sospendere i confronti sulla pista vera, hanno temporaneamente spostato le sfide sul territorio del simulatore di gara nelle NASCAR’s iRacing Series.
E siccome il drone racing è già considerato uno sport ed è un settore dove non solo ci sono già alcuni tornei internazionali ma abbonda anche di simulatori online, ecco che la Drone Racing League, che organizza le più importanti competizioni a livello internazionale in questo ambiente, ha annunciato la DRL SIM Racing Cup, una competizione che avrà luogo interamente sul simulatore ufficiale (scaricabile a pagamento su Steam a questo link).
Una dozzina tra i migliori piloti di drone racing del mondo, provenienti da Canada, Svizzera, USA e Regno Unito si affronteranno online, in una serie di sfide che verranno trasmesse da NBC Sports Network (NBCSN) e termineranno il 5 luglio.

Gli appassionati che già usano il simulatore, così come i nuovi iscritti, potranno gareggiare sugli speciali percorsi che gli organizzatori hanno ideato per questo specifico torneo, il cui scopo è benefico, dal momento che i piloti sono impegnati nel donare le vincite a Direct Relief, un’associazione che fornisce dispositivi di protezione alle squadre di primo soccorso.




