Mavic Pro sopravvive a un colpo di fucile [FOTO]

Serve sempre più coraggio per far volare un drone, tra questioni normative, assicurative e inevitabili complicazioni tecniche come raffiche di vento o altro. Ora mettiamoci pure che, in un Paese come gli Stati Uniti dove le armi da fuoco sono la dotazione standard di tanti privati dal grilletto facile, un quadricottero che vola tranquillo in aria rappresenta un ottimo bersaglio per esercitare la propria mira. Fortuna che a volte la mira non è così precisa, e che in alcuni – a dir la verità incredibili – casi il drone riesca persino a sopravvivere a un colpo di fucile!

Si stenta davvero a crederci, ma il sito DroneDJI  riporta la storia (con tanto di foto) di uno dei suoi lettori che, in Pennsylvania, stava volando col suo Mavic Pro quando ad un tratto ha sentito un colpo di fucile. In quel momento il drone – racconta il pilota – si trovava in hovering a circa 120 metri di altezza, mentre lui stava aggiustando l’angolazione della telecamera. Mai avrebbe pensato che in quel momento qualcuno potesse approfittare dell’immobilità del velivolo per una sessione improvvisata di “tiro al drone”.

Tra l’altro, quando ha sentito il colpo, Scott Lee (questo il nome del pilota, del quale trovate qui l’account instagram) non ha ricondotto l’evento al suo drone, perché sul display batteria e altri parametri erano del tutto normali. È stato quando dopo qualche minuto, quando l’ha riportato indietro, che si è accorto però che il suo drone non era esattamente come lo ricordava, dal momento che riportava un evidente danno nella parte posteriore. A quanto pare, guardando le immagini, la batteria ha assorbito buona parte del danno e il proiettile ha attraversato il drone, che incredibilmente è tornato al punto di partenza senza battere ciglio.

Ora, indubbiamente l’accaduto vale più di mille crash test e risulterebbe un simpatico spot per un drone ultra resistente, ma dall’altro lato rivela un limite dei droni che nessuno aveva ancora immaginato. L’assenza di allarmi sul radiocomando potrebbe essere dovuta al caso miracoloso del proiettile che sul colpo non ha compromesso il funzionamento basilare dell’apparecchio, ma viene comunque da chiedersi quanto possa essere sicuro un drone che, dopo aver subito un pesante danno da arma da fuoco, non ha informato il pilota che ci fossero problemi a bordo.

Ricordiamo inoltre che negli USA sparare a un drone equivale a sparare a un aeroplano, il che rappresenta un crimine federale (leggi qui l’articolo dell’uomo del Minnesota che ha abbattuto un drone e ora rischia il carcere).

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