Primo contatto e unboxing del drone Autel EVO II versione 8k

Se ne parla da tanto e finalmente anche gli utenti italiani lo possono provare e volarci. Si tratta del drone pieghevole Autel EVO II che viene prodotto in svariate versioni. Noi abbiamo provato quello che registra a 8K, gentilmente prestato da un nostro affezionato lettore e amico Marco M.

Drone Autel Evo II, tre versioni con relativi prezzi

Il drone Evo II dalla statunitense Autel Robotics viene prodotto in tre versioni. Il più economico, quello da noi provato, è la versione a 8K.

  • Evo II 8k che costa $ 1495, salendo di categoria si trova il modello
  • Evo II Pro al costo di $ 1795 con camera di migliore qualità che registra a 6K e per ultimo il modello
  • Evo II Dual con doppia camera, visuale e termica del quale per sapere il prezzo occorre contattare direttamente Autel.

Al momento della scrittura di questo articolo Autel Robotics non ha un rivenditore italiano, ma sappiamo che qualcosa si sta muovendo.
Pensate che sino a qualche mese fa, Evo II non aveva nemmeno la certificazione CE. Ora invece sia il radiocomando sia il drone rispettano le specifiche radio elettriche conformi alla normativa comunitaria.
Non si tratta del marchio Open CE come inteso dal regolamento europeo sui droni di prossima applicazione (1 gennaio 2021) ci teniamo a sottolinearlo per evitare fraintendimenti, ma quello per le emissioni radioelettriche.

Contenuto della confezione

immagine di DSC 4882. confezione w

La scatola dell’Evo II è dello stesso colore arancione acceso del drone. Una solida confezione che contiene in maniera ben protetta, sia il quadricottero pieghevole, sia il radiocomando sia la batteria con relativo carica batterie, alcuni cavetti di connessione e un solo paio di eliche, una destrorsa e una sinistrorsa.

Prima impressioni appena fuori dalla scatola

Appena estratto dal suo involucro di materiale espanso che lo protegge molto bene, ci accorgiamo che Autel Evo II è molto massiccio e di dimensioni maggiori dei ben noti e soliti antagonisti cinesi. Anche il peso non è indifferente, i dati di targa parlano di 1,127 Kg, ma tenendolo in mano, e avendo una distanza tra i motori maggiore dei soliti velivoli a pilotaggio remoto di altre marche, sembra più pesante.

immagine di DSC 4828 autel evo 2 sotto web
Spiccano certamente i 12 sensori per l’evitamento degli ostacoli che garantiscono una protezione in tutte le direzioni. Sono presenti anteriormente, posteriormente, lateralmente, sopra e sotto il drone.
Nessun angolo lasciato nascosto, la computer vision proclamata da Autel, dovrebbe fare il resto.
Nella parte inferiore dello telaio, si possono notare sia i sensori ottici, sia un paio di sensori, oseremmo dire a ultrasuoni, vista la tipica griglia di protezione e un paio di led che si possono accendere tramite l’applicazione

Radiocomando forma originale e display LCD con caratteri molto leggibili

immagine di DSC 4837 radiocomando autel evo 2 radio drone a terra web 1

Passando al radiocomando, si può notare che non hanno scopiazzato dagli altri produttori, forse anche a rischio di scelte discutibili.
In ogni caso, per poterlo utilizzare, occorre sollevare il supporto porta devices, che ospita anche smartphone di corpose dimensioni,, ma prima ancora occorre distendere le piccole antenne.

Un piccolo difetto che non ci piace tanto è che le antenne si trovano molto vicine al telefono e che la loro angolazione non risulta libera, e diretta verso il drone quando esso è in aria,.
Considerando le specifiche tecniche che dichiarano 9 Km di portata nella modalità americana FCC e 5 Km per la modalità CE, ben oltre i limiti del VLOS concessi in Italia e in Europa, non ci dovrebbero essere problemi di mancate connessioni in tal senso.
In compenso l’Evo II non ha alcun controllo delle NoFlyZone e blocchi di alcun genere; perlomeno così sembrerebbe a prima vista.

Da una prima e rapidissima occhiata, tra le tante indicazioni presenti, quali durata approssimativa rimanente di volo, oltre che la carica delle batterie del controller, quale modalità sia attiva, se GPS o ATTI, pare che manchino il numero dei satelliti acquisiti. Molto piacevoli i colori del display LCD e la dimensione dei suoi caratteri.
Carine anche le animazioni presenti nelle varie funzionalità.
Apprezzabili anche i tasti fisici, numerosi e ben posizionati.

immagine di DSC 4817 batterie web

La batteria da 7100 mAh è ben costruita e protetta, garantisce una 40 di minuti di autonomia di volo per l’Autel EVO II e 35 minuti di volo statico in hovering. (fermo in un punto)
I connettori a pettine, ricordano molto le soluzioni di altri produttori invece, ma sono pratici e non permettono cortocircuiti o inversioni di polarità.
Il carica batterie scalda abbastanza, ma è normale che sia così dati i milliampere necessari a provvedere alla ricarica della LiPo di serie.

La telecamera da 8K, un altro pezzo forte di Autel Evo II

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Non si riesce a non notare la telecamera sulla quale capeggia la scritta 8K sorretta da un gimbal a 3 assi, ben realizzato e robusto.
Va detto a onor del vero, anche se non vorremmo parlarne in questo articolo, che per gestire gli 8K registrati dal Evo II con il corposo bitrate disponibile o magari anche un risoluzione più bassa, ma con 120 Fps, occorre un computer con tanta velocità di CPU e se possibile anche parecchia Ram disponibile, oltre che una ottima scheda video.
Il vantaggio degli 8K, come dichiarato anche sul sito di Auteldrones, consiste nel fatto di poter registrare alla massima risoluzione poi estrarre fantastici fotogrammi da usare come foto.

Autel Evo II, una resistenza al vento davvero notevole

Di solito il meteo pazzerello nelle nostre zone si presenta in primavera, verso Marzo o Aprile, ma quest’anno il coronavirus Covid-19 avrà influenzato anche Eolo.
Ragion per cui ci troviamo spesso al campo volo a fare prove con raffiche di vento davvero importanti.
Parleremo del volo dell’Evo II 8K in un altro articolo, ma ci limitiamo a dire che la tenuta al vento è davvero notevole, vedere video in cima all’articolo  a tal proposito e sopratutto la stabilizzazione derivata dal ottimo gimbal a 3 assi, è stata eseguita come se nulla fosse.

Decollo perfetto, atterraggio di precisione fallito, ma forse è colpa nostra.

Abbiamo effettuato un decollo, un voletto di 5 minuti, sempre con le alte raffiche e un atterraggio usando la funzione di Return to Home.
La precisione rispetto al punto di decollo è stata sbagliata di circa 1 metro, ma forse avremmo dovuto mettere un oggetto tipo un Land Pad, molto più riconoscibile sul terreno. Approfondiremo questo punto nella prova completa, dove analizzeremo anche la applicazione di controllo, che per inciso sul nostro telefono Xiaomi Redmi 5 non si è installata, e i video registrati a bordo, oltre che le varie modalità di volo.

Caratteristiche tecniche dei 3 modelli di Autel Evo II

immagine di spec tech aircraft autel evo II

Sensori

immagine di spech tech evo II

Camera e payload

immagine di spec tech camera evo II

Recensione approfondita del drone Autel Evo II 8 k In un prossimo articolo

Della prova di volo completa,con l’analisi dei filmati registrati a bordo, ci occuperemo in un prossimo articolo, per ora vi lasciamo con un paio di foto del quadricottero pieghevole in hovering, nonostante il forte vento.

immagine di DSC 4872 autel evo ii hovering web

immagine di DSC 4865 web

Un sentito ringraziamento a un nostro lettore nonché grande amico Marco M. per averci prestato questo nuovo velivolo a pilotaggio remoto.