Parrot Anafi USA: I francesi tornano dalla guerra con un super Anafi con tre camere da 7 mila euro

A due anni dal lancio dell’Anafi, Il produttore francese torna nell’arena dei droni. Con un prodotto professionale di fascia alta, costruito negli Stati Uniti, che implementa molte soluzioni del drone da ricognizione Parrot SRR dell’esercito americano.
E naturalmente strizza l’occhio alle agenzie governative e della difesa, che non si fidano dei prodotti cinesi. E in particolare di DJI.

Come avrà investito Parrot i fondi ottenuti dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per partecipare allo sviluppo della nuova generazione di droni da ricognizione a corto raggio per l’esercito americano? Non abbiamo certezze in proposito ma siamo pronti a scommettere una birra che proprio l’impegno per la difesa a stelle e strisce ha portato allo sviluppo di Anafi USA, un drone leggero che, pur essendo un prodotto destinato alle applicazioni civili, ha una spiccata vocazione militare, come dimostrano le prime immagini rilasciate dal produttore francese. Inoltre Parrot comunica che Anafi USA ha la stessa durabilità, capacità di ripresa e sicurezza dei dati del Short-Range Reconnaissance (SRR) Drone che Parrot ha sviluppato per l’Esercito dello zio Sam.
La protezione dei dati high-end, che vedremo più avanti in dettaglio, è una garanzia di  poter rispettare quanto richiesto dall’Art. 33 del Regolamento ENAC, che rende l’operatore del drone responsabile anche di eventuali intrusioni informatiche ostili nel suo SAPR.

immagine di lores militre
Nessun dubbio sul fatto che Parrot USA sia almeno in parte derivato dal drone da ricognizione che Parrot ha sviluppato per l’esercito americano

500 grammi: Peso forma per EASA

Un colpo magistrale di Parrot è quello di aver concentrato una potenza impressionante in 500 grammi, il peso forma che – se a gennaio le Open di EASA arriveranno come è previsto che arrivino – consentirà di usarlo più o meno come un trecentino di oggi: in città, sulle persone e con il solo patentino online, cosa che invece potrebbe non essere possibile con il ben meno potente (ma molto più economico) DJI Mavic Air 2. Ma ovviamente, peso a parte, le due macchine non possono essere paragonate: l’Anafi USA ha una camera 4k con zoom 32x, una seconda camera ottica a grande apertura e una camera termica Flir Boson 320×250. Impressionante l’autonomia di volo, 32 minuti, e la silenziosità: appena 79 decibel in hovering a 50 centimetri dal suolo, più o meno il rumore che fa un’aspirapolvere domestica.

immagine di decibel
La particolare conformazione del bordo d’entrata delle eliche, che come le piume degli uccelli aiuta a limitare il fruscio delle eliche, di gran lunga la principale fonte di rumore dei droni.

Notevole anche la protezione da acqua e polvere, IP53: significa che Anafi USA può volare sotto la pioggia e in ambienti polverosi (uhm, inquietante, viene in mente l’operazione Desert Storm). E la sua gimbal ibrida (due assi meccanizzati e uno a stabilizzazione digitale) permette di fare riprese stabili con vento fino a 15 m/secondo (54 chilometri all’ora), che sulla scala di Beaufort significa “vento forte”, per intenderci  Interi alberi agitati e difficoltà a camminare contro vento. Ma lui non solo ci vola ma tiene anche perfettamente stabile la ripresa.

Zoom 32x e Termico: Pensando alle esigenze dei Vigili del Fuoco

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Le tre camere dell’Anafi USA

Parrot scrive che “Quando i vigili del fuoco arrivano sulla scena di un incendio, la necessità più importante è visualizzare i punti caldi e allo stesso tempo essere in grado di valutare l’intera scena visiva. L’ottica gimbal e avanzata di ANAFI USA è stata progettata pensando a questa sfida. Lo zoom 32x è progettato attorno a due fotocamere da 21 megapixel, che consentono agli operatori di vedere chiaramente i dettagli fino a 5 km (3,1 mi) di distanza”. Insomma, per il visibile Parrot ha diviso il compito delle riprese video tra due camere diverse, con ottiche diverse, entrambe basate su sensori CMOS da 21 MPX, una dotata di zoom 32x (davvero tanta roba per un drone da mezzo chilo) e l’altra invece per le panoramiche.

L’immagine dello zoom è accoppiata (miscelata) con le immagini della fotocamera FLIR Boson. Ciò consente agli operatori di rilevare i punti caldi con la termocamera, mentre le camere ottiche  consentono loro di visualizzare persone e altri dettagli importanti fino a 2 km di distanza. Per esempio, nell’immagine qui sotto, il drone sorvola i pannelli solari a un’altitudine di 40 m. Grazie allo zoom accoppiato alla camera termica, il pilota è in grado di rilevare punti caldi sui pannelli solari co precisione centimetrica.

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Lo sbalorditivo zoom 32x: nella finestra grande quello che viene ripreso dalla camera grandangolo, nella finestra piccola quello che vede il 32x. Sotto il video, si prega di notare che non è il drone che si muove, ma lo zoom!

Praticità: Quello che ci è sempre piaciuto di Parrot

immagine di Schermata 2020 06 30 alle 14.12.07Una cosa che abbiamo sempre apprezzato in Parrot è la semplicità d’uso, e la ritroviamo anche in Anafi USA, che è pur sempre una macchina complessa, anche se gli ingegneri francesi sono riusciti a rendere la complessità trasparente all’utente, che trova la stessa disarmante semplicità del caro, vecchio Anafi. Bastano meno di 55 secondi per aprire il drone, accenderlo, stabilire il collegamento radio sicuro e decollare.
Il drone lavora in interni senza GPS, consentendo agli operatori di decollare all’interno di una casa, pilotare il drone attraverso una finestra per volare fuori, e poi tornare indietro.
Proprio come il l’Anafi “normale”, Anafi USA può anche lanciarsi dal palmo della mano come se fosse  un aeroplanino di carta, ampliando ulteriormente la sua facilità d’uso.
A differenza del talvolta invadente e fastidioso geofencing DJI, l’Anafi non  limiti integrati per le zone di non volo, lasciando al pilota la responsabilità, ma anche la libertà, do volare dove meglio crede 8naturalmente dopo essersi procurato i permessi del caso, se necessario). Per ricaricarlo basta un qualsiasi caricabatterie da cellulare USB-C per una comodità senza vincoli, anche se così facendo i tempi di ricarica sono lunghi: quasi tre ore e mezza con il caricabatterie in dotazione (e Parrot lo chiama pure “fast charger”, meno male che è fast)

 

Sicurezza: Che rebus! Dati blindati, ma niente sensori anticollisione

immagine di Schermata 2020 06 30 alle 14.14.45Sul capitolo sicurezza ci troviamo francamente spiazzati. Se da un lato ci sono livelli altissimi, addirittura militari, nella crittografia e protezione dei dati, dall’altra come tutti gli Anafi anche Anafi USA non ha nessun sensore anticollisione, e questo è un limite grave, che può diventare davvero un bel problema: se pensiamo che può allontanarsi di chilometri, e ha funzioni di Return to Home, come si può restare tranquilli a seguire un volo automatico sapendo che i nostri settemila euro di drone possono tranquillamente andare a sbattere contro il primo ostacolo? L’arretratezza tecnologica di Parrot rispetto a DJI qui si fa sentire in tutta la sua gravità, e a nostro avviso limita fortemente le potenzialità, peraltro enormi, dell’Anafi USA.

Fatta questa doverosa premessa, La funzione di crittografia della scheda Secure Digital (SD) di ANAFI USA garantisce una protezione completa di foto e video in caso di perdita del drone o della scheda SD. Un robusto algoritmo AES-XTS viene utilizzato con una lunghezza della chiave di 512 bit.
Il drone include anche una connessione Wi-Fi WPA2 sicura per autenticare e crittografare il collegamento tra il radiocomando e l’APR ed evitare intrusioni o dirottamenti, permettendoci di star tranquilli per quello che è  richiesto dall’art.33 del Regolamento ENAC.
Il firmware protetto impedisce qualsiasi modifica dannosa del software drone.
Parrot utilizza standard affidabili e protocolli aperti (come Wi-Fi, WPA2, RTP / RTSP, H.264 e GUTMA) per garantire la massima interoperabilità e sicurezza per tutti i dati registrati.
Gli utenti possono scegliere di condividere i dati accedendo tramite l’app FreeFlight 6. Nessun dato viene condiviso per impostazione predefinita senza il consenso dell’utente.
Dopo aver attivato la funzione, i dati di volo e i registri vengono archiviati su server sicuri in Europa oltre alle copie locali dei dati sul drone. Le funzionalità del drone sono pienamente conformi al Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’Unione Europea (GDPR). insomma, sula privacy dei dati ci mettiamo la mano sul fuoco, ma l’idea di volare all cieca non ci piace per niente. Sarà il mercato a dire se va bene così oppure no, noi ci limitiamo a dichiararci perplessi.

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Volo Automatico: Per capitani coraggiosi

Sul fronte del volo automatico, Anafi USA utilizza il noto e apprezzato software di volo FreeFlight 6 di Parrot, che offre più opzioni di volo facili da usare. Le rotte di volo  possono essere impostate tramite coordinate in inquadramento assistito o eseguite autonomamente.
La possibilità di creare un piano di volo con voli automatici preimpostati e il tracciamento del bersaglio rende facile per l’intera squadra svolgere missioni.
Dotato di una funzione modificabile “Return to Home” (RTH), il drone consente agli utenti di programmare una posizione “home” specifica per un facile completamento della missione. La funzionalità RTH si attiva automaticamente quando il drone si disconnette o sta esaurendo la batteria. Tutto bello, certo.
Se qualcuno se la sente di volare automaticamente senza sensori. Ovvio che le missioni in questo caso devono essere pianificate con estrema cautela, e durante le missioni bisognerà fare attenzione che non entri per sbaglio l’RTH se non si sta volando in un terreno assolutamente sgombero. Avremmo preferito che un drone senza sensori in caso di bisogno atterrasse lì dove si trova, e non tentasse nessun pericoloso volo di rientro alla cieca. 

Tiriamo le Somme

Siamo entusiasti di vedere che di nuovo l’industria europea esprime qualcosa di nuovo e originale nel mondo dei droni: Parrot dopo aver lasciato il mercato dei droni amatoriali C0 a DJI, mette una pesante ipoteca sul mercato dei droni professionali C1, che si preannuncia come il più importante sbocco industriale dei droni, almeno in Europa, grazie alle semplificazioni attese con EASA (un solo patentino online, ma soprattutto nessuna limitazione operativa significativa: con un drone C1 si vola sulla gente, con un C2 no). Semplicemente sbalorditiva la sezione video, con tre camere – due ottiche e una termica perfettamente integrate tra loro, e impressionante la sicurezza dei dati. Ci troviamo quello che ci è sempre piaciuto di Parrot (la semplicità d’uso e la qualità costruttiva) e purtroppo anche quello che non ci è mai piaciuto (la mancanza di sensori anticollisione).
Il prezzo, 7 mila euro, è sicuramente impegnativo, ma non ci sono concorrenti credibili in questa fascia (droni C1 industriali). Per trovare qualcosa di paragonabile – e non certo a prezzi popolari – bisogna salire in C2, e quindi doppio patentino e limitazioni operative. Quindi riteniamo che il prezzo sia un non-problema, a meno che qualche competitor, magari asiatico, decida di entrare nella C1 industriale, chissà.

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Caratteristiche Tecniche

• Peso: 500 g / 1 lb – dimensioni chiuso 252 x 104 x 82 mm, aperto 282 x 373 x 84 mm
• Portata radio 4km con Parrot Skycontroller 3
• Autonomia: 32 minuti
• Velocità orizzontale max 14,7 m/s (52.92 km/h)
• Velocità verticale massima: 6 m/s (21.60 km/h)
• Vento massimo sostenibile: 14,7 m/s (52.92 km/h)
• Quota massima a livello del mare : 6.000 metri
• Fencing & geofencing altezza: Opzionale
• Temperatura operativa: -35/+43 °C, senza limitazioni al decollo dovuta alla temperatura

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Sensori di volo (no anticollisione)

• Costellazione satelliti: GPS, GLONASS & GALILEO
• Barometro e magnetometro
• Sensori inferiori: Camera verticale ultrasuoni
• 2 piattaforme inerziali IMU a 6-assi
• 2 accelerometri a 3 assi
• 2 giroscopi a 3 assi

Camere ottiche

• 2 Sensori: 1/2.4″
• Digital Zoom: x32
• Electronic shutter speed: 1s to 1/10000s
• ISO Range: 100-3200
• Risoluzione Video: 4K/FHD/HD
• Formato Video: MP4 (H264)
• Risoluzione foto: Wide: 21MP (84° FOV); Rectilinear: maggiore di 16MP (maggiore di 75.5° FOV)
• Formati foto: JPEG, DNG (Digital NeGative RAW)

Camera infrarossi (Flir Boson)

• 320×256 risoluzione
• -40°C to +150°C range temperatura
• Sensibilità camera terminca: <60mK • Photo Format: JPEG
• Formato Video: MP4 (H264)
• Risoluzione Registrazione Video: 1280×720, 9fps

Gimbal

• 3-camere: IR/EO su gimbal stabilizzato:
– Ibrido: 3 assi
– 2 assi meccanici: roll / pitch
– Electronics (EIS): 3-axis yaw / roll / pitch
• Movimentazione del gimbal range verticale (tilt): da -140° a +110°

Batterie di volo

• Tipo: High density LiPo (3 x 4.4V celle)
• Capacità: 3400 mAh
• Porta di ricarica: USB-C
• Tempo di ricarica:

2 ore con un caricatore USB-PD (Power Delivery) non incluso
oppure  3 ore e 20 minuti con il caricatore in dotazione

• Peso: 195 g
• Voltaggio: 11,55 V
• Potenza massima di ricarica: 30 W

Radiocomando SkyController 3

• Dimensioni: chiuso 94 x 152 x 72 mm , aperto : 153 x 152 x 116 mm, peso: 283 g
• Trasmissione Wi-Fi 802.11a/b/g/n
• Frequenza operativa: 2.4 – 5.8 GHz
• Portata: 4 km / 2.48 mi
• Video di ritorno: HD 720p
• Batteria: 2500mAh 3.6V , autonomia 2h30 (Android) / 5h30 (iOS)
• Devices compatibili: Schermo sino a 6.5” • Porte USB: USB-C (Ricarica), USB-A (Connessione)

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