Archeologia con i droni marini: indagini nei fondali dello Stagnone di Marsala

Ha preso il via nelle acque dello Stagnone di Marsala (TP) una campagna di survey strumentale mediante l’utilizzo di un drone marino per una ricognizione completa e aggiornata di evidenze archeologiche presenti nell´area.Zona di particolare interesse archeologico dato che comprende l’isola di Mozia con il suo insediamento punico.

Il drone marino è il prototipo “Mini ISV Hydrometra prototype 01”, realizzato dalla Siralab Robotics di Terni e testato adesso per la prima volta per la Soprintendenza del Mare con la collaborazione di Int.Geo.Mod di Perugia e Thesaurus s.n.c.
drone-marino-Mini-ISV-HydrometraA supporto delle operazioni sono presenti uomini e mezzi della Guardia di Finanza – Sezione operativa navale di Trapani e gli uomini del Nucleo sommozzatori GdF di Palermo. La missione di ricerca è diretta dal Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa e coordinata sul posto da Adriana Fresina e Francesca Oliveri dell’Unità Operativa VI della Soprintendenza del Mare.