Brenton Tarrant, cittadino australiano di 29 anni, il terrorista che nel marzo 2019 ha trasmesso in live streaming il suo massacro di 51 persone su Facebook, ha utilizzato un drone per spiare una delle due moschee neozelandesi che ha attaccato. La rivelazione è del pubblico ministero del processo a Tarrant, e secondo i media neozelandesi “La notizia dell’operazione con i droni di Tarrant dipinge un quadro inquietante della vasta pianificazione e sorveglianza che l’uomo ha condotto per uccidere dozzine di persone, compresi bambini piccoli, semplicemente perché erano musulmani”. La vittima più giovane di Tarrant aveva solo tre anni.
Tarrant,a quanto rilevato da Australian Financial Review, ha pilotato un drone hobbistico sopra la moschea Al Noor di Christchurch circa due mesi prima degli attacchi, in cui ha massacrato 44 persone dentro e intorno alla moschea di Al Noor con un fucile AR-15, studiando i punti di entrata e di uscita, prima di passare a una seconda moschea, Linwood e uccidendo altre sette persone.
Tarrant ha trasmesso la strage in streaming su Facebook, usando una videocamera GoPro attaccata al suo casco, per ben per 17 terribili minuti prima che il suo feed fosse rimosso dai moderatori di Facebook. Tarrant era diretto a una terza moschea quando è stato arrestato. L’uomo si è dichiarato colpevole di 51 omicidi e 40 capi di imputazione per tentato omicidio e uno per terrorismo. Il 27 agosto 2020 Brenton Tarrant è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di usufruire di libertà anticipata; simile all’ergastolo ostativo dell’ordinamento penale italiano, è la prima applicazione di tale pena, la massima possibile, commiata da un tribunale penale neozelandese.





