Volare con legalmente con i droni sui Parchi, ma se D-Flight non riporta tutte le informazioni di chi è la colpa?

immagine di drone lawL’avvocato Francesco Paolo Ballirano risponde ai dubbi dei lettori. Oggi ci occupiamo del quesito davvero molto sentito: ENAC con l’ultimo regolamento ha demandato a D-Flight l’onere e il compito di fornire le limitazioni al volo con di droni sia in ambito ricreativo sia professionale, ma spesso non compaiono tutti i parchi nazionali o naturali e l’Italia – grazie al cielo – è un posto bellissimo e da tutelare.
In caso di sanzione comminata al pilota o all’operatore di chi sarebbe la responsabilità?
Per accedere al servizio, e leggere le risposte alle domande selezionate, cliccare qui.

Buongiorno avvocato, ho una domanda che penso interesserà anche ad altri.
Ho acquisito il patentino per APR ma volavo anche prima dell’obbligo.
In una domanda d’esame viene chiesto cosa controllare prima del volo per sapere se la zona è interdetta o meno.
La risposta è D-flight ma sul sito, che si fa anche pagare non risultano moltissime zone dei parchi. Cosa di cui l’Italia è piena.
Ad esempio al Pian del Re su D-flight non ci sono divieti ma c’è stato un caso di un multato perché volava lì senza sapere di essere in un parco.
La cosa può capitare a chiunque come tutelarsi visto che D-flight non segnala i parchi? Grazie.

Per rispondere alla domanda è necessaria una premessa sulla disciplina sulle informazioni aeronautiche, ossia quell’insieme di notizie permanenti o significativamente durature, essenziali per la navigazione aerea. In Italia è l’ENAV (Ente nazionale per l’assistenza al volo) che fornisce il servizio di informazioni aeronautiche al personale di volo, provvedendo alla diffusione ed all’aggiornamento delle informazioni per l’intero territorio italiano.

Da dove provengono le informazioni aeronautiche per i naviganti

Le informazioni aeronautiche per i naviganti sono diffuse, ai sensi della normativa UE, della normativa nazionale emanata da Enac e a quella internazionale ICAO (in particolare l’Annesso 15 della Convenzione di Chicago), attraverso il Pacchetto Integrato delle Informazioni Aeronautiche (Integrated Aeronautical Information Package – IAIP), formato da:

  • AIP (Aeronautical Information Publication – la pubblicazione ufficiale contenente informazioni a carattere permanente e cambiamenti temporanei di lunga durata validi per l’attività aerea in generale nel territorio italiano)
  • i Notam  – Notice to AirMen
  • Circolari di Informazioni Aeronautiche

[Approfondimento: Come leggere le carte aeronautiche AIP]

immagine di carte aip

La responsabilità della correttezza delle informazioni spetta allo Stato

Ciò detto, sebbene la responsabilità sulla correttezza delle informazioni aeronautiche sia demandata in generale allo Stato, nello specifico dipende sempre dal caso concreto, in quanto potrebbero essere coinvolti anche tutti gli enti competenti nella elaborazione e la diffusione di tali informazioni.

Per quanto riguarda i droni, D-Flight rappresenta la risposta, ovviamente da implementare e migliorare, alle esigenze degli operatori di APR che necessitano di specifiche informazioni aeronautiche.
In ogni caso, le informazioni fornite da D-Flight sono ricavate dalle informazioni aeronautiche presenti sui siti istituzionali e, a tal proposito, è la stessa D-Flight a precisare che:
“i cicli di aggiornamento dei dati pubblicati e dei dati sorgente non sono ancora del tutto sincronizzati. L’utilizzo delle mappe non solleva gli utenti dalla propria responsabilità nel corretto impiego dei droni (e più in generale degli aeromodelli) in maniera coscienziosa e nel pieno rispetto delle regole”.
In generale e a prescindere dalle dichiarazioni riportate, appare evidente che D-Flight, sotto tale aspetto, riporta informazioni che non vengono elaborate dalla stessa e che sono fornite da altri soggetti.

immagine di ciclo airc
Ciclo AIRAC (Aeronautical Information Regulation And Control) – Di norma un ciclo di revisione è inteso di 28 giorni, ma alcune volte viene eseguito ogni 56 giorni; doppio ciclo AIRAC.

Tocca all’operatore di droni verificare se esistono limitazioni al volo su tutte le fonti disponibili

In conclusione, è sempre responsabilità individuale dell’operatore verificare, con la massima serietà e con tutte le informazioni aeronautiche disponibili, se vige un divieto/limitazione di volo, ma se tutte le informazioni aeronautiche (quindi non solo quelle presenti sul sito D-Flight) non individuano uno specifico divieto di sorvolo e/o limitazione di volo, ogni eventuale sanzione o provvedimento delle Autorità (come ad esempio il sequestro del drone), sarebbe sicuramente illegittimo e comunque, in generale, l’operatore non è perseguibile.

» Leggi anche: “Droni e parchi naturali, cosa bisogna sapere?”


A margine dell’articolo dell’avvocato Paolo Francesco Ballirano, consulente legale di Dronezine, lasciamo alcuni link per l’approfondimento e la ricerca delle informazioni relative ai Parchi Nazionali, ai Parchi Naturali e alle Aree protette.

  • Link alla legge del 6 dicembre 1991, n. 394 – Legge quadro sulle aree protette pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
  • Sul sito di ENAC si trova  un elenco delle Aree Protette, non sappiamo quanto sia aggiornato, ma può essere una base di partenza. Tabelle Riepilogative delle Aree Protette
  • Elenco dei Parchi Nazionali, ricavato direttamente dal sito del Ministero dell’Ambiente
  • Un po’ di cultura generale, tanto per capire la vastità e la bellezza del nostro patrimonio naturale, diamo una occhiata al sito di Wikipedia relativo alle aree naturali protette.
    Da cui estraiamo queste informazioni:

    871 Aree protette nel BelPaese per un totale di 3.163.590,71 ettari di superfici su terra (circa 31.636 km², pari al 10,5% della superficie della Repubblica Italiana), 2.853.033,93 ettari di superfici a mare e 658,02 km di coste (pari all’8,82% dello sviluppo costiero italiano). Le 871 aree sono così suddivise:
    25 parchi nazionali per una superficie di quasi 1,5 milioni di ettari su terra e poco più di 70.000 ha a mare;
    27 aree marine protette per una superficie di circa 200.000 ettari a mare e la quasi totalità dei 650 km di coste;
    147 riserve naturali statali per una superficie di poco più di 200.000 ettari su terra;
    3 altre aree naturali protette nazionali per una superficie di quasi 2,5 milioni di ettari a mare;
    134 parchi naturali regionali per una superficie di quasi 1,3 milioni di ettari su terra;
    365 riserve naturali regionali per una superficie di circa 230.000 ettari su terra;
    171 altre aree naturali protette regionali per una superficie di circa 50.000 ettari su terra.

  • Ultimo ma non ultimo in ordine di importanza, consultare il sito di ENAV, di libero accesso con registrazione obbligatoria, nelle sezione carte AIP ENR 5.5.6.1
ebook omaggio regole per hobbysti