Metà ala fissa, metà rapace: ecco i droni a tutta agilità!

Anche se guardando gli scaffali dei negozi di elettronica potrebbe sembrare il contrario, non tutti vogliono i droni stabili per fare foto perfettamente immobili dall’alto. Negli ultimi anni infatti una buona parte della ricerca si sta specializzando sempre di più nello sviluppo di velivoli che sappiano muoversi velocemente e in spazi angusti, che siano insomma anche molto agili, in grado di cambiare direzione in modo efficace ed in brevissimo tempo.

Effettuare questi movimenti con i classici quadricotteri a cui ormai siamo abituati può essere davvero complicato, e le evoluzioni richiederebbero un enorme dispendio di energia, perché non sono stati ideati a questo scopo. Va un (bel) po’ meglio con i piccoli droni da racing, ma i ricercatori si concentrano sempre di più su forme affusolate ed ispirate a quelle dei volatili, che la natura ha perfezionato attraverso un percorso evoluzionistico lungo diverse centinaia di migliaia di anni.

drone con piume estensibili

Ispirandosi agli astori, uccelli appartenenti alla famiglia dei rapaci, gli scienziati del Laboratorio di Sistemi Intelligenti della Scuola Politecnica Federale di Losanna hanno creato, sotto la supervisione del professor Dario Floreano, un drone basato su un modello ad ala fissa che nella forma e nello stile di volo riesce a muoversi nel cielo in modo estremamente agile e fluido.

Al di là dei movimenti, questo drone-rapace riesce a volare in modo estremamente efficiente, grazie alle piume estensibili posizionate lungo le ali e lungo la coda. Grazie a questa innovazione il velivolo è in grado di variare lo stile di volo, dando il meglio di sé sia in contesti differenti:

  • nelle missioni di lunga distanza, in cui sono richiesti velocità e lungo raggio, vola con le piume ritratte in modo da ridurre la resistenza all’aria;
  • nelle missioni in ambienti con molti ostacoli o in condizioni meteo di scarsa visibilità, dove invece è più richiesta l’agilità, spiega le piume aggiuntive per avere maggiore controllo e prontezza nel cambio di traiettoria.

Il rovescio della medaglia è che questi elementi aggiuntivi introducono più margini di errore e rendono quindi il pilotaggio molto più complesso, il che richiede una più lunga e approfondita preparazione da parte del pilota, sebbene i ricercatori abbiano già valutato che l’introduzione di un sistema di volo semi automatico potrebbe rendere molto più abbordabile il livello di difficoltà.

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