SkyPan risponde alla multa di 2 milioni proposta dalla FAA

Ricordate il caso di SkyPan, l’azienda americana per la quale la FAA aveva chiesto una multa di quasi 2 milioni di dollari per via dei numerosi voli illegali riguardanti le loro fotografie e riprese aeree? Bene, dovete allora sapere che l’azienda di Chicago non è rimasta a guardare, in attesa di capire quale sarebbe stato il suo destino. Al contrario, ha pubblicato sul suo sito un comunicato che risponde alla questione delle multe e soprattutto si rivolge all’opinione pubblica, sottolineando che la propria attività è estremamente sicura.

I punti chiave del comunicato, raro esempio di presa di posizione ufficiale da parte di un’azienda nei confronti della FAA, riguardano l’impatto economico dei droni, i criteri di sicurezza adottati da SkyPan e la negazione delle accuse che le sono state rivolte.

L’importanza dell’uso commerciale dei droni nell’economia

Prima di tutto SkyPan sottolinea l’indotto economico positivo che le proprie fotografie e riprese aeree a scopo di promozione immobiliare generano per questo settore. Questo indotto, sostiene l’azienda, “aiuta a creare posti di lavoro e stimola le aree urbane a svilupparsi in modo vivace, sensibile e culturalmente accettabile”.

La questione della sicurezza

In seconda battuta l’azienda pone l’accento sulla sicurezza, affermando che nei suoi 27 anni di attività, durante i quali ha operato nelle principali città americane, non ha mai ricevuto una singola istanza per danneggiamento di cose o persone, per violazione della privacy o per aver compromesso la sicurezza o l’incolumità di terzi. SkyPan ha sempre sviluppato e utilizzato protocolli e procedure di sicurezza tese a garantire i propri voli, investendo costantemente nella ricerca e nello sviluppo dei sistemi di volo e fornendo dettagliate consultazioni pre-volo sia ai proprietari degli immobili coinvolti che alle imprese di costruzione.

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La negazione delle accuse

Rispetto alle accuse della FAA, secondo cui l’azienda sarebbe responsabile di 63 voli non autorizzati effettuati tra marzo 2012 e dicembre 2014, 43 dei quali in spazi aerei altamente congestionati e ristretti di classe B sopra New York, SkyPan risponde che le sue attività di svolgono esclusivamente negli spazi aerei privati sopra le proprietà private dei loro clienti e che i suoi voli avvengono senza mai penetrare lo spazio aereo di traffico degli Stati Uniti, così come definito dalla FAA.

Il comunicato include altri punti volti a mettere in risalto l’approccio virtuoso di SkyPan, come ad esempio il suo ruolo proattivo con la FAA, o l’importanza del suo operato con diverse associazioni del settore UAS, e si chiude con una dichiarazione d’intenti, secondo cui l’azienda dichiara di voler continuare a fornire il suo prezioso servizio al settore immobiliare americano e a collaborare con la FAA per trovare una soluzione ai parametri tecnici e legali relativi alle sue attività. Questo in attesa, come tutto il resto del mondo, che arrivi un nuovo e più completo regolamento sui droni.

 

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