Scuole di volo per droni: rivoluzione low cost e il palo di Veccia

Dalle parole di ENAC al Roma Drone Webinar Channel  emerge una visione snob, dove il volo critico è un privilegio riservato ai professionisti dal portafogli gonfio. Noi invece vogliamo che sia un diritto per tutti coloro che si impegnano nel complesso e impegnativo percorso di formazione, ma al prezzo giusto.

Al Roma Drone Webinar Channel del 26 novembre scorso abbiamo ascoltato una interessante affermazione dell’Ingegner Sebastiano Veccia, della Direzione Regolazione Personale e Operazioni di Volo, che a proposito delle scuole di volo al right price sotto i 300 euro ha testualmente detto «Ma se io mi prendo un patentino che mi costa 300 euro, ma secondo voi, ma io posso poi usare un drone per mestiere, per farci i soldi? Ma io alla prima missione critica mi vado a schiantare sul primo palo».  

Mi chiedo cosa sarebbe successo se un dirigente ENAC si fosse permesso di dire in pubblico qualcosa come «ma se io prendo un volo low cost al primo decollo vado a schiantarmi sul primo palo», senza tra l’altro che fosse mai successo nulla del genere. Sarebbe stato divertente sentire la reazione di Ryanair, non so se l’avrebbero presa come una battuta spiritosa. Più dispiaciuti di noi sono stati gli istruttori di Benevento, scuola di antica tradizione che collabora con Dronezine, che volevano invitare Veccia a venire al loro Aeroclub a vedere di persona, e non per sentito dire, come si fa per davvero il low cost, con quali standard e quale professionalità. Ma io ho risposto loro che a mio avviso non c’è bisogno, se Veccia volesse davvero scoprire come stanno le cose gli basta chiedere ai suoi colleghi della Campania che hanno ispezionato innumerevoli volte l’aeroclub beneventano, l’ultima volta per sette ore di fila, e hanno terminato complimentandosi per l’organizzazione. Così, nonostante la rapida marcia indietro di Veccia, che alle richieste di spiegazione di un comprensibilmente sbigottito Luciano Castro  (il conduttore della serata) si è affrettato a dichiarare «io non entro sulle tariffe», e tardivamente a rassicurare che «gli attestati ottenuti nelle scuole low cost sono validi come tutti gli altri» e ci mancherebbe ancora che in un libero mercato ENAC si mettesse a mettere paletti alle tariffe commerciali di privati o a fare snobismo su attestati di serie A e serie B sulla sola base del costo, qualche sospetto del fatto che ENAC sulle tariffe convenienti abbia invece quantomeno una certa diffidenza ci viene. 

Continueremo sul right price finché resterà in piedi un solo palo in tutto il Paese, perché è giusto che tutti possano crescere sia nel lavoro che nell’hobby senza essere scoraggiati al primo gradino da tariffe eccessive, perché più gente ha il CRO più i pali stanno al sicuro, continueremo così perché tutti i grandi cambiamenti tecnologici sono figli del low cost: è stata la Fiat 600 a motorizzare l’Italia, non la Bugatti Royale. È stata la freelosophy di Tiscali a togliere l’Italia dall’analfabetismo digitale, non le offerte premium degli incumbent. E se vogliamo che i droni riempiano i nostri cieli nel rispetto delle regole e della sicurezza, dobbiamo garantire a tutti formazione di qualità a prezzi accessibili. Dalle parole di Veccia emerge una visione snob, in cui il volo critico è un privilegio per professionisti dal portafoglio gonfio, questo a mio avviso ben poco elegante «prendere il patentino per fare i soldi con il drone». 

Noi al contrario a fare i soldi abbiamo rinunciato da tempo, perché vogliamo che il volo critico sia un diritto per tutti coloro che vogliono impegnarsi per sostenere un corso e un esame che la stessa ENAC ha voluto così, e siamo ripagati dai nostri sforzi ogni volta che ai corsi vediamo anche semplici appassionati che vogliono “solo” imparare. Come diceva Henry Ford, C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. Noi lavoriamo per questo, noi crediamo in questo.