Mentre noi aspettiamo che ENAC recepisca le regole europee sui droni, in USA viene facilitato il volo notturno e sulle persone

Mentre in Italia ENAC si fa cogliere impreparata dall’entrata in vigore delle regole europee, e si limita ad annunciare che il regolamento italiano IT-UAS è “in corso di rilascio”, anche se da più di un anno sapeva benissimo che la scadenza era ieri 31 dicembre, negli USA la FAA riconosce che il settore dei droni è “il segmento in crescita più veloce” dell’aviazione civile, con ben  1,7 milioni di registrazioni di droni e 203.000 piloti remoti certificati,  e si prepara a facilitare la vita ai dronisti a stelle e strisce.

I regolatori federali hanno emesso nuove linee guida che consentono ai droni di operare di notte e sopra le persone, un cambiamento nelle regole atteso soprattutto da Amazon e gli altri operatori interessati alle  consegne commerciali via drone.

Esattamente come l’Europa, anche gli USA richiederanno la tecnologia di identificazione remota in modo che le macchine possano essere identificabili da terra. La FAA ha affermato che questo standard affronterà i problemi di sicurezza e renderà i droni più facili da tracciare, e ci auguriamo che il sistema sia interoperabile con il futuro sistema di identificazione di EASA, sarebbe un’ennesima beffa se le due sponde dell’Atlantico non si parlassero nemmeno su una cosa basilare come questa.n”Queste regole finali affrontano con attenzione i problemi di sicurezza, protezione e privacy, mentre promuovono le opportunità di innovazione e utilizzo della tecnologia dei droni”, ha affermato in una dichiarazione il segretario ai trasporti degli Stati Uniti Elaine L. Chao.

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Le nuove linee guida consentono ai droni di operare di notte e sopra le persone a determinate condizioni. finora erano proibite in assenza di autorizzazione specifica,  ora saranno possibili per tutti senza previa autorizzazione, naturalmente seguendo le regole specificate dalla FAA.

La maggiore associazione di dronisti americana, AUVSI (Association for Unmanned Vehicle Systems International) ha commentato positivamente le nuove regole, compresa l’identificazione remota:  per bocca del suo AD, Brian Wynne che ha affermato che “l’uso dell’identificazione remota consentirà operazioni più complesse con i droni, che avranno vantaggi indicibili per la società americana”. Allo stesso modo, continua Wynne, “consentire ai droni di volare di notte e sopra le persone sono entrambi passi importanti per consentire l’integrazione dei droni nel nostro spazio aereo nazionale”. Meno contenti gli hobbisti, che si sono scatenati soprattutto su twitter, affermando  che i nuovi requisiti” saranno proibitivi in ​​termini di costi per le persone che utilizzano la macchina per scopi ricreativi”.

Voli di notte? Addestramento e luci

Oltre al certificato di pilota remoto (analogo al nostro patentino online) e al sistema di identificazione remota, far volare i droni di notte richiederà ai piloti remoti una formazione aggiornata e un test. E i droni dovranno anche essere dotati di luci anti-collisione che possono essere viste per tre miglia (poco meno di 5 km), secondo le specifiche  FAA. Le nuove regole entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione nel registro federale, che avverrà nei prossimi giorni. I produttori di droni avranno 18 mesi per iniziare a produrre droni con identificazione remota. Gli operatori avranno un anno di tempo in più prima di essere obbligati autilizzare i droni con identificazione remota.

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