D-Flight conferma le tariffe per i servizi di registrazione e QR-Code per i droni UAS e UAV 2021

Dopo la tanto attesa pubblicazione del mini regolamento UAS-IT avvenuta il 4 gennaio 2021 e con entrata in vigore 31 dicembre 2020, a seguire D-Flight espone le tariffe per i propri servizi offerti alla comunità italiana droni o per meglio dire operatori di UAS.

In attesa di chiarimenti da parte dell’Ente Nazionale Aviazione Civile su alcuni punti abbastanza vaghi e lacunosi, uno dei quali proprio la registrazione degli UAV o APR per usare il vecchio termine di Aeromobili e Pilotaggio Remoto.

Cosa dice il regolamento europeo esecutivo sulla identificazione remota dei droni UAS

Il regolamento europeo UE 2019/947 si esprime a tal proposito affermando che deve essere il singolo operatore a registrarsi e poi apporre un QR-Code identificativo su ogni UAV  (drone) in suo possesso.

“Articolo 14 Immatricolazione di operatori UAS e di UAS certificati
6.Gli operatori UAS sono tenuti a immatricolarsi nello Stato membro in cui risiedono (persone fisiche) o in cui hanno la sede principale (persone giuridiche) e garantiscono che le loro informazioni di immatricolazione siano accurate.
Un operatore UAS non può essere immatricolato in più di uno Stato membro alla volta. […]

“8.Gli operatori UAS espongono il loro numero di immatricolazione su ogni aeromobile senza equipaggio che soddisfa le condizioni di cui al paragrafo 5.”

 

Cosa si trova scritto sul regolamento ENAC italiano  UAS-IT del 4 gennaio 2021

ENAC nel ultimo regolamento UAS-IT edizione 1 del 04/01/2021  all’articolo 6 afferma che sia l’operatore a doversi registrare.
Infatti troviamo testualmente:

“Disposizioni per gli UAS le cui operazioni ricadono nel Regolamento (UE) n. 947/2019
Art. 6 Registrazione
1. Ai sensi dell’Allegato IX del Regolamento Basico N. 1139/2018, gli operatori di UAV hanno l’obbligo di registrarsi, anche ai fini dell’identificazione e dell’imputazione delle responsabilità civili e penali, sul portale D-Flight e di apporre il codice identificativo QR sull’UAV.

 

Approfondimento sul regolamento europeo Basico del 2018

Volendo approfondire sul regolamento UE 2018/1139 allegato IX, si può leggere:

“4.2. Gli operatori degli aeromobili senza equipaggio sono immatricolati in conformità degli atti di esecuzione di cui all’articolo 57, se operano uno degli aeromobili seguenti:
a) aeromobili senza equipaggio che, in caso di impatto, possono trasferire al corpo umano un’energia cinetica superiore a 80 joule;
b) aeromobili senza equipaggio, il cui utilizzo comporta rischi per la riservatezza, la protezione dei dati personali, la security o l’ambiente;
c) aeromobili senza equipaggio, la cui progettazione è soggetta a certificazione ai sensi dell’articolo 56, paragrafo 1; 4.3.
Se un requisito di registrazione si applica ai sensi del punto 4.1 o del punto 4.2, gli aeromobili senza equipaggio in questione sono marcati e identificati singolarmente, in conformità degli atti di esecuzione di cui all’articolo 57. 22.8.2018 L 212/117 Gazzetta ufficiale dell’Unione europea IT”

 

 

Sempre sul regolamento ENAC UAS-IT del 4 gennaio dentro all’interno del articolo 9 nella sezione relativa ai velivoli operanti nella categoria Aperta (Open Category) compare il seguente testo:

“Art. 9 Registrazione
 1. Gli operatori di UAV nel caso di svolgimento di operazioni in categoria aperta oppure in categoria specifica con SAIL inferiore a V hanno l’obbligo di registrarsi sul portale D-Flight nella sezione a loro dedicata e di apporre il codice identificativo QR sull’UAV.”

 

Quali sono le tariffe presenti in data odierna su D-Flight, il portale delegato alla registrazione dei droni o UAS

Sul portale D-Flight alla pagina tariffe troviamo le indicazioni di tutti i prezzi da applicare in base al tipo di servizi richiesti. Alcuni a titolo gratuito come la consultazione delle mappe di accesso alle aree di volo per i droni o UAS e altri a pagamento con diversi scaglioni di prezzo a seconda del tipo di uso del drone e della fascia di servizi accessori.
Riportiamo a solo titolo di esempio:
Abbonamento Base gratis
Abbonamento Pro euro 24,00 all’anno
QR-Code BASE euro 6 per ogni UAS (drone + sistema di controllo)
QR-Code PRO euro 96,00 per ogni UAS (drone + sistema di controllo)

immagine di d flight tariffe 2021

Va detto per onestà intellettuale che i prezzi sono rimasti gli stessi dello scorso anno e anzi sono aumentati i servizi disponibili per le utenze sia delle Open Category (Drone Operation Aerea) sia delle Specific Category (Drone Operation Plan e Layer a valore aggiunto).
Tuttavia  risulta difficile a questo punto per l’utenza capire cosa sia opportuno e legale fare, dato che sembra che il regolamento Europeo dica una cosa, ENAC non si pronunci più di tanto senza entrare nel dettaglio e nemmeno D-Flight per ora non si sbilanci troppo:
“A valle della pubblicazione da parte ENAC del regolamento attuativo UAS-IT, che conferma l’obbligo di dotare i propri mezzi APR e le relative GCS di QR code per l’identificazione, si ricorda che alcuni servizi d-flight sono accessibili solo tramite attivazione di abbonamento annuale e attivazione/associazione di QR code ai propri mezzi [..]” –  Fonte D-flight

Come si devono comportare gli operatori droni e quanti QR-Code devono acquistare?

La domanda  sorge spontanea per gli italici dronisti, ma anche relativamente agli altri operatori europei che sono per legge obbligati a registrarsi presso le rispettive agenzie del proprio stato membro e che se dovessero venire a volare in Italia dovrebbero nuovamente registrare il proprio drone per ottenere un QR-Code.
Fermo restando che anche per la semplice consultazione della mappe di volo con le limitazioni connesse è necessario introdurre il proprio codice fiscale che non ha la stessa lunghezza in molti altri stati membri dell’Unione Europea.
A questa domanda per ora non siamo in grado di dare risposta.

 

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