Nessuno di quelli che l’anno scorso parteciparono dal vivo al CES, la principale fiera mondiale dedicata al comparto hi tech, avrebbe mai potuto immaginare che quest’anno, a causa della pandemia, sarebbe stato costretto a seguire questo attesissimo evento in streaming, così come probabilmente nessuno si sarebbe aspettato che Sony, tra le nuove tecnologie e dispositivi per ascoltare musica, registrare video e giocare davanti alla tv (anche e soprattutto online) avrebbe presentato un drone tutto suo, mettendo concretamente un piede in questo settore.
Eppure è tutto vero: il drone Airpeak di Sony esiste, e c’è da scommettere che prima o poi lo vedremo sugli scaffali dei grandi negozi di elettronica, non lontano dai televisori e dalle Playstation. Del resto le intenzioni della big company giapponese di entrare nel mercato dei droni con il nuovo modello Airpeak erano state dichiarate già qualche tempo fa, e la presentazione virtuale durante il CES conferma che il programma in casa Sony procede – salvo sorprese – senza passi falsi.
Caratteristiche di Airpeak
Al momento non sono ancora note le specifiche tecniche ufficiali del drone Sony, ma da quel (poco) che si è visto durante il filmato con il CEO Kenichiro Yoshida ce n’è abbastanza per alcune considerazioni.
Innanzitutto si tratta di un quadricottero con una struttura retrattile di atterraggio e decollo, un drone pensato per per video professionali, visto che punterà su un sofisticato meccanismo di stabilizzazione delle riprese, alla base delle quali ci sarà ovviamente una telecamera Sony, che sfruttando l’enorme know how tecnologico della corporation nel settore video sarà inevitabilmente il fiore all’occhiello della struttura (basti dare un’occhiata ad alcune parti del video qui sotto, ripreso appunto dall’Airpeak).
Paragoni col Karma di GoPro?
Il fatto che un’azienda specializzata in nelle fotocamere e videocamere punti ad entrare nel mondo dei droni non può che chiamare in causa l’illustre precedente del drone Karma di GoPro, che sulla carta avrebbe dovuto essere li principale sfidante di DJI ma che in realtà si è rivelata, nel complesso, un’esperienza partita maluccio e finita peggio.
Al momento però quello di Sony è un drone pensato per i professionisti, mentre il Karma di GoPro era a tutti gli effetti un drone consumer, perciò ogni confronto tra le due esperienze (tra l’altro una tramontata e una agli inizi di un lungo percorso) è assolutamente privo di senso.
Staremo però a vedere, perché Sony ha senza dubbio tutte le carte in tavola (know how e risorse economiche) per sviluppare ulteriormente i suoi progetti e diventare uno dei principali attori del mercato dei droni, anche consumer.