Spaventati dal successo dei droni come regali di Natale, le polizze “del capofamiglia” e quelli dei rischi sulla casa inglesi corrono ad escludere i danni da drone tra quelli coperti dalle polizze, rivela il Daily Telegraph.
La cosa è pienamente comprensibile, dal momento che le assicurazioni generaliste non sono nate per i droni e gli assicuratori non hanno statistiche affidabili sulla sinistrosità dei droni.

“Tutte le compagnie assicurative vedono chiaramente che c’è un rischio, anche con i droni giocattolo” dice al quotidiano londinese Frank Cannon, legale esperto in diritto aeronautico.
E rivela che in silenzio da un paio d’anni a questa parte le compagnie assicuratrici stanno inserendo clausole per tagliar fuori i droni dlla copertura assicurativa. “Con i droni che diventano via via sempre più comuni, e nelle mani di così tanti appassionati, potenzialmente bambini e storditi (foolish nell’originale inglese), moltissimi assicuratori hanno semplicemente deciso di escludere i droni, stano dalla finestra a vedere come si evolve il rischio”. Ricordiamo che proprio in Inghilterra un bambino ha perso un occhio a causa di un piccolo drone. Cannon la mette pesante, e ricorda che si possono fare danni gravissimi anche con droni giocattolo: pr esempio, elenca, centrare una carrozzina e ferire un bambino, centrare il prabrezza di un’auto. “Ci sono un sacco di guai che si possono combinare” conclude.
Anche in Italia le clausole tagliano fuori i droni
Il fenomeno è particolarmente evidente in Inghilterra, ma attenzione anche in Italia: l’allarme lo lancia Anders Nilsson, di GoCompare.com, uno dei tanti siti che mettono a confronto i servizi finanziari e assicurativi. Le assicurazioni generaliste sono subdole, spiega, “e usano le clausole già presenti in tutte le polizze per non pagare i danni causati dai droni”. In particolare, “Gran parte delle polizze escludono specificamente i danni di veicoli a motore e aeromobili” spiega “categorie in cui fanno ricadere i droni. Altri si appigliano al fatto che non coprono i danni da oggetti radiocomandati”. Un motivo in più per sottoscrivere una polizza specifica per l’uso ricreativo dei droni: costa davvero poco e fa volare tranquilli.