EASA Rilascia le linee guida per verifica di progetto delle operazioni con i droni nella categoria Specific a medio rischio

EASA ha pubblicato ieri le linee guida per le verifiche di progetto relative alle operazioni condotte nella categoria Specific e in particolar modo relative al rischio SAIL III e IV.
Tutte le operazioni che non rientrano nella categoria Open o Aperta come definita dal regolamento italiano UAS-IT sono da considerarsi appartenenti alla categoria Specific o Certified per le quali sono necessari requisiti e autorizzazioni aggiuntive.

Solitamente per poter operare nella categoria Specific sono necessarie autorizzazioni aggiuntive rilasciate dalla NAA nazionale, nel nostro caso dall’Ente Nazionale Aviazione Civile. Gli scenari standard per ora solo STS-01 urbano e STS-02 extra urbano, non sono soggetti al rilascio di ulteriori autorizzazione in quanto appartengono alla categoria di rischio predefinito PDRA.

EASA pubblica le linee guida per le verifiche di progetto delle operazioni con i droni nella categoria Specific SAIL III e SAIL IV

Colonia, 8 aprile 2021 – EASA l’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea ha pubblicato le linee guida per gli operatori di droni UAS per i produttori e per le autorità nazionali NAA (National Aviation Autorithy) che spiegano il processo per la verifica della progettazione dei droni UAS.
Un elemento importante per garantire la sicurezza delle operazioni con i  droni nella categoria `Specific”.

Da quando il nuovo regolamento sui droni dell’UE è diventato applicabile ovvero il 31 dicembre 2020, il volume delle operazioni con i droni che si svolgono in tutta Europa è aumentato considerevolmente.
Allo stesso modo gli operatori stanno aumentando gradualmente la portata delle loro operazioni e quindi la verifica del progetto del drone da parte di EASA è un elemento importante per garantire la sicurezza, in particolare quando le operazioni sono condotte in aree popolate.

• Il processo applicato per la verifica del progetto dipenderà dal livello di rischio dell’operazione. Quando il drone viene utilizzato in operazioni classificate come ad alto rischio (cioè SAIL V e SAIL VI secondo quanto stabilito da SORA), EASA rilascerà un certificato di tipo secondo la Parte 21 (Regolamento (UE) 748/2012).

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• Quando il drone viene utilizzato in operazioni classificate a medio rischio (cioè SAIL IIISAIL IV secondo SORA), verrà applicato un approccio più proporzionato, portando a un “rapporto di verifica del progetto”.
La procedura da applicare per l’emissione del “rapporto di verifica del progetto” è descritta nelle Linee guida pubblicate da EASA.

“EASA continua i suoi sforzi per garantire operazioni sicure, protette e sostenibili dei droni” – ha affermato il direttore esecutivo dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea Patrick Ky – “Questo nuovo processo di verifica di progetto è stato sviluppato per supportare tutte le parti interessate, applicando un approccio proporzionato che favorirà l’innovazione e la crescita in questo promettente settore”.
Il processo di verifica del progetto è immediatamente applicabile e le autorità aeronautiche nazionali sono incoraggiate a richiedere a tutti gli operatori UAS che stanno conducendo operazioni nella categoria “specifica”, con rischio medio, di utilizzare droni per i quali EASA ha emesso un “rapporto di verifica del progetto”.

I costi per la verifica di progetto da parte del personale EASA, sono definiti dal regolamento (UE) 2019/2153, che addebiterà solo il tempo effettivo impiegato per la valutazione del progetto  e in ogni caso non possono superare le 180 ore lavorative.
Per approfondimenti si rimanda alla pagina di pubblicazione di EASA 
Dalla quale sarà possibile scaricare direttamente questo documento in formato PDF.

 

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