Può un grande classico delle nostre feste di Carnevale avere a che fare con un avanzatissimo sistema antidroni (CUAS – Counter UAS) sviluppato dall’agenzia governativa americana DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency)?
La risposta è, con qualche licenza descrittiva, “sì”, perché la nuova arma tecnologia anti droni made in USA, come ultima arma, lancia contro l’obiettivo una sorta di rete istantanea generata a partire da una schiuma (la ricetta è chiaramente top secret), che ricorda appunto il principio delle stelle filanti spruzzate dalla classica bomboletta.
Ovviamente, come si può notare dal video dimostrativo, il sistema CUAS della DARPA è molto complesso, e si basa principalmente su un intercettore a forma di razzo che viene lanciato da un mezzo gommato se nello spazio aereo compare un drone non autorizzato.
L’intercettore, guidato dal radar, “aggancia” il target e a quel punto lo colpisce con la rete istantanea in stile stelle filanti che, colpendo le eliche del velivolo, finisce per abbatterlo con danni controllati ed estremamente ridotti.
Ed è proprio nei danni contenuti il principale vantaggio offerto da questo sistema antidroni sviluppato dalla DARPA, perché l’assenza dell’uso di esplosivi o laser che potrebbero non solo costituire un rischio diretto per la presenza di civili, ma anche metterli in pericolo mandando in frantumi il drone obiettivo, col rischio di colpire più persone a terra, rende questa tecnologia utilizzabile anche in ambito civile.




