Volpari (ENAC): Così convertiremo gli attestati dei piloti dei droni e faremo l’esame A2

Elio VolpariIl secondo incontro online di myUAS, iniziativa comune di DronEzine e Quadricottero News è incentrato sulle conversioni dei vecchi attestati CRO e Base, ma anche su come sarà l’A2 fatto direttamente da ENAC e facciamo anche il punto sulla validità dei certificati conseguiti all’estero. Ha condotto Alessio Giusti (flybri.it) ideatore e mattatore della serata. Ospite speciale Elio Volpari, Flight Inspector di ENAC

 

Tante sono le domande dei lettori di DronEzine sugli attestati per i piloti di droni conseguiti prima dell’entrata in vigore delle regole EASA (e quindi, lo ricordiamo, dal 1 gennaio di quest’anno). Attestati che, secondo quanto prescrivono le norme europee, vanno convertiti entro il primo gennaio 2022, cioè tra pochi mesi.

VECCHIO ATTESTATOCONVERTITO IN
Base (preso in un CA)Open A1-A3
Non Critico (preso online)Open A1-A3
Critico CRO  (preso in un CA)Open A2
Istruttore/Esaminatore (preso in un CA)Nessuna conversione (decade)

Schema delle conversioni dei principali attestati per piloti di droni. Tutti i dettagli nell’articolo

Conversione del vecchio base

Per quanto riguarda il CRO, il vecchio critico mandato in pensione dalle regole europee, i numeri sono decisamente importanti: “Sono 17 mila gli attestati che dovranno essere convertiti” dice Volpari. “Parlo di quelli ottenuti tra il 2016 e il 2020 e quindi rilasciati secondo la normativa nazionale, che devono essere necessariamente convertiti”. Ma rassicura che la cosa sarà piuttosto semplice: “Stiamo mettendo a punto un processo informatico che consentirà di scaricare i nuovi attestati, che varranno fino alla sua scadenza naturale” rivela a myUAS. Data che eventualmente potrà essere portata alla fine del mese se la scadenza è proprio a ridosso della conversione. E tranquillizza anche chi vuole prendere l’A2: il vecchio Attestato base (non critico) preso in una scuola di volo va benissimo. 

Ma se qualcosa è andato storto nella comunicazione tra il Centro di addestramento e ENAC e il certificato non si trova?
Volpari precisa che la banca dati di ENAC è stata alimentata dai CA,  “e quindi conosciamo solo gli attestati che sono stati comunicati dai CA, come era loro responsabilità fare”.
Ma se il CA non l’ha comunicato?
In questo caso, Volpari consiglia di controllare sul sito di ENAC la validità del proprio attestato (E’ sufficiente entrare nei Servizi On Line ENAC e cliccare Abilitazioni UAS), e in caso di discrepanze contattare subito il centro di addestramento che o ha rilasciato, anche per evitare possibili conseguenze legali in caso di controllo o (peggio) di sinistro.

Conversione del patentino online ottenuto  prima delle regole EASA

Qui i numeri sono davvero impressionanti: parliamo di 49 mila attestati “non critici”, che ne sarà? Volpari ammette che c’è un problema tecnico, con il passaggio a EASA è stato cambiato il formato dell’attestato: apparentemente una questione tecnica semplice, ma bisognerà fare un “vettoramento” del sistema informatico di ENAC, un lavoro complesso e comunque – continua Volpari – dovranno essere convertiti . Sul piano del diritto si tratta comunque di attestati che già sono stati rilasciati in base alle regole EASA, tant’è vero che riportavano la dicitura “A1-A3”, quindi è una questione puramente informatica che riguarda per lo più ENAC, in ogni caso saranno convertiti e varranno fino alla loro scadenza naturale.

E ora che le operazioni critiche non ci sono più?

Volpari dice chiaramente che le vecchie operazioni critiche, cioè il volo professionale secondo le regole nazionali ENAC, prima del regolamento EASA che non distingue più tra hobby e lavoro, in parte sono finite nelle Open e in parte nelle Specific. “Le non critiche saranno convertite in A1-A3, mentre il CRO verrà convertito in A2” continua Volpari
.E questo anche se, dice Volpari, “il CRO dava probabilmente delle competenze leggermente superiori,  anche perché c’era la parte pratica che ora viene autocertificata”.

Scenari standard, proroghe in arrivo

Un problema riguarda i CRO rilasciati nel 2016, che non potranno essere convertiti in quanto ancora mancano le indicazioni europee su come farlo. “Questi CRO scadranno, e scadendo il pilota non potrà rinnovarlo (visto che non esiste più, ndr) e dovrà prendere l’A2. Ma l’A2 non consente di effettuare operazioni in scenario standard, che non fa parte delle Open ma delle Specific” dice Volpari. “Come sapete abbiamo inserito, come Grandfather Right, la possibilità di dichiarare gli scenari standard IT-STS-01 e IT-STS-02 a chi aveva il CRO. Per evitare che questi operatori non possano più fare le operazioni in scenario standard,  avviseremo che la validità degli attestati in scadenza nell’ultimo semestre del 2021 sarà prorogata fino al 31 dicembre“.
Poi però scadranno, e occorrerà la formazione per gli scenari Specific. il colonnello Volpari afferma anche che “molto probabilmente anche la data ultima del 2 dicembre 2021 per poter dichiarare gli scenari standard italiani sarà prorogata per poter continuare ad usare gli scenari IT-STS-01 e 02, dal momento che senza proroga ci si troverebbe in un vuoto normativo in cui non sarebbero più applicati gli scenari italiani ma nemmeno quelli europei, dal momento che non esistono droni con il marchio europeo C5 e C6, obbligatoria per gli scenari europei”.
Quello che è certo è che l’A2, che fa parte delle Open, non sarà sufficiente per gli scenari europei.

Superare le Open oggi

Quindi come fa, chi non ha il CRO, magari perché si è avvicinato solo quest’anno al mondo dei droni, a operare fuori dalle Open?
La tematica è piuttosto articolata” dice Volpari. “Provando a semplificarla, gli scenari standard nazionali traghettano verso quelli europei, in modo da consentire agli operatori di lavorare senza interruzioni. Come ho detto A2 non sarà sufficiente, ma EASA sta definendo le competenze per volare negli scenari standard. parlo di competenze perché nelle Specific non si parla di attestati ma di competenze, che devono essere adeguate al livello di rischio. “Per fare un esempio, ENAC ha autorizzato operazioni SPECIFIC solo con CRO ed eventualmente CRM o SORA, altre volte – a causa della complessità dell’operazione – è stato richiesto una licenza di pilota privato di aeromobili. In futuro avremo nell’attestato dopo A1-A3 e A2  con un terzo “quadratino” per gli scenari standard, che si otterrà con un ulteriore esame teorico e pratico. Prevediamo di uscire con le specifiche nell’ultimo trimestre dell’anno.”

CRM, CREW RESOURCE MANAGEMENT  per piloti di droni

Ma come si otterrà questo quadratino per gli scenari standard?
Con un ulteriore esame” spiega Volpari. Per l’addestramento richiesto per gli scenari standard ci saranno due step: ENAC gestirà l’esame teorico, i centri d’addestramento (entità riconosciute) forniranno l’addestramento pratico. ENAC prevede di uscire con le specifiche verso fine anno. “Queste competenze comporteranno anche il CRM, Crew Resource Management, cioè la gestione delle risorse umane: perché il CRM racchiude le competenze richieste dall’art.8 delle regole EASA (947). “il CRM l’avevamo già introdotto con la Lic 15A, in previsione delle competenze richieste per il BVLOS”

Come sarà l’A2 di ENAC?

Il funzionario di ENAC racconta anche come sarà l’attestato A2 fatto direttamente da ENAC:
L’esame prossimamente sarà online, ma non come l’A1-A3  spiega il colonnello: “Ci saranno due opzioni: nella prima, o si fa in presenza presso ENAC, oppure presso una Entità riconosciuta. La seconda opzione sarà online ma “proctored“, quindi in modalità sorvegliata  con delle webcam, bisognerà fare la verifica dell’identità delle persone, si verificherà che non ci siano libri o aiuti e l’esame sarà registrato per verifiche future. Probabilmente già dal mese di Luglio metteremo a disposizione delle sedi ENAC per fare l’esame da privatisti, abbiamo già testato la piattaforma informatica che sarà estesa a tutte le Entità riconosciute, così avremo una piattaforma unica qualsiasi sia la formula scelta. La formula ‘proctored’ sarà usata anche per gli esami per gli scenari standard”.

Niente conversione per istruttori ed examiner

Se il quadro per le conversioni degli attestati CRO e base è abbastanza chiaro, chi si aspettava una conversione anche degli attestati di istruttori ed esaminatori sarà deluso: per loro non è prevista nessuna conversione.«Le Entità riconosciute si specializzeranno nei vari scenari operativi» spiega il colonnello. «Inoltre, nel regolamento EASA 947 non si parla di istruttori ed esaminatori. Ciò non toglie che nelle Entità riconosciute è richiesto personale che abbia delle competenze specifiche. Non ci sarà però un Grandfather Right per chi oggi ha qualifiche di istruttore o esaminatore. Nei fatti la normativa sulle Entità riconosciute è in corso di definizione da parte di EASA.  Ma da quanto si vede oggi, le Entità riconosciute potranno muoversi relativamente liberamente, seguendo l’esplosione delle diverse applicazioni dei droni». 

Nessun dubbio: gli esami sostenuti all’estero sono perfettamente validi

Ultima precisazione: quanto agli attestati presi all’estero, Volpari conferma che sono pienamente validi, sia A1-A3 sia A2. Anzi, ENAC sta lavorando per risolvere problemi di compatibilità informatica per riconoscere gli attestati rilasciati all’estero.