A Luglio arriva l’esame A2 di ENAC. Anche online, ma sorvegliato

Elio Volpari, flight inspector di ENAC, ha detto che già da Luglio si potrà fare l’esame A2 presso le sedi dell’Authority. E successivamente si potrà fare online, in modalità sorvegliata (proctored). Come per l’A1-A3, saranno naturalmente validi anche gli attestati presi all’estero.

Tutto è pronto per il debutto dell’atteso esame A2, quello che serve per condurre (relativamente) vicino alle persone non coinvolte nelle operazioni droni di peso medio: oggi che i droni non hanno il marchio CE Open C2 si parla di 50 metri di distanza dalle persone e massa da 500g fino a meno di 2 kg, in futuro con i marchi europei i limiti saliranno da 900g a meno di 4 kg, mentre la distanza di sicurezza dalle persone non coinvolte sarà fissata a 30 metri, con la possibilità di diminuirla drasticamente in certe condizioni.

Elio VolpariIl colonnello Elio Volpari, Flight Inspector di ENAC, ha rivelato a MyUAS (iniziativa di DronEzine, Quadricottero News e per l’occasione FlyBri) che tutto è pronto in ENAC per gestire direttamente l’esame teorico (la pratica come sappiamo viene autocertificata dal pilota): finora infatti l’unica strada è rivolgersi a un Centro di addestramento (pardon, a una Entità Riconosciuta) approvata dall’Authority.

 

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“Probabilmente già dal mese di Luglio metteremo a disposizione delle sedi ENAC per fare l’esame da privatisti,” dice Volpari. D’altronde, è lo stesso regolamento EASA a indicare che deve essere l’Authority a gestire gli esami, anche se può farsi aiutare dalle Entità Riconosciute, nuovo nome dei vecchi CA, Centri di Addestramento. Ma la novità più interessante sarà l’arrivo della piattaforma per sostenere l’esame online, con una novità importante:  L’esame prossimamente sarà online, ma non come l’A1-A3  spiega il colonnello: “Ci saranno quindi due opzioni: nella prima, o si fa in presenza presso ENAC, oppure presso una Entità riconosciuta. La seconda opzione sarà online ma “proctored“, quindi in modalità sorvegliata  con delle webcam, bisognerà fare la verifica dell’identità delle persone, si verificherà che non ci siano libri o aiuti e l’esame sarà registrato per verifiche future” Un parolone che non deve spaventare, è così che gli studenti universitari fanno gli esami online. Volpari non si sbilancia su quando avremo l’A2 online, ma ci dice che “Abbiamo già testato la piattaforma informatica che sarà estesa a tutte le Entità riconosciute, così avremo una piattaforma unica qualsiasi sia la formula scelta. La formula ‘proctored’ sarà usata anche per gli esami per gli scenari standard”. Il che ci pare un’ottima notizia: una piattaforma unica implica omogeneità nei quiz e nelle valutazioni in tutta Italia, un sicuro vantaggio per i candidati.

E se voglio prenderlo all’estero?

Esattamente come per l’A1-A3 (che lo ricordiamo, è obbligatorio per chi vuole l’A2) anche l’attestato A2 preso all’estero è perfettamente valido e riconosciuto da ENAC. Potrebbe però, in una prima fase, esserci qualche problema a recuperare l’A1-A3 preso fuori dai confini nazionali, per un problema tecnico di allineamento degli archivi. Dovrebbe però essere un ostacolo che si risolverà presto: Volpari ci dice che ENAC sta lavorando per risolvere problemi di compatibilità informatica per riconoscere gli attestati rilasciati all’estero.

A chi serve l’Attestato A2?

Al momento obiettivamente serve a poco: in mancanza del marchio C2, le limitazioni sono parecchio pesanti, tanto che chi deve volare in città per lavoro e /o avvicinarsi alle persone non coinvolte di solito usa un drone sotto i 250g (C0) o al limite sotto i 500g (C1), che permettono di avvicinarsi senza limiti alle persone non coinvolte, assembramenti esclusi, e solo nel caso del C0 anche sorvolarle, anche se lo stesso regolamento EASA dice che va ragionevolmente evitato.
A2 però è un passo indispensabile per le future abilitazioni Specific, a cominciare dagli scenari standard europei  STS-01 (il tipico scenario standard urbano) e STS-02 (BVLOS).

Naturalmente un drone C2 (quindi per ora da 500 grammi in su e sotto i 2 kg) in A3 può essere tranquillamente pilotato con il solo attestato A1-A3, come è ovvio e come dice il nome stesso,  l’attestato l’A2 serve solo per volare in A2, quindi vicino (ehm quasi) alle persone. Ma se si vola in campagna senza persone non coinvolte in giro non è richiesto, per quanto sia grande il drone: il massimo, piuttosto teorico è 25 chili, ma chi ha mai visto un drone da 25 chili? Non che non ce ne siano, ok. Ma sono davvero rari.