Robo-Shark il drone militare subacqueo cinese a forma di squalo

Due metri di lunghezza e una forma che non lascia spazio ad equivoci di sorta, il nuovo drone militare cinese ha tutte le sembianze di uno squalo a grandezza naturale e merita al 100% il soprannome di Robo-Shark, che gli è stato affibbiato. Non c’è però da aspettarsi dei morsi metallici dal sapore di un film fantascientifico degli anni ’80, perché ovviamente, al di là della forma, le abilità di questo drone militare sono tecnologiche e sono ben altre.

A sentire quello che scrive il Global Times (del partito Comunista Cinese), infatti, le operazioni per cui è indicato sono “ricognizioni subacquei a corto raggio, ricerca e soccorso, sorveglianza del campo di battaglia, anti sottomarino, ispezione idrologica, relè di comunicazione e missioni di localizzazione subacquea”.

Entrando nel dettaglio delle specifiche tecniche, Robo Shark è lungo 2,2 metri e munito di un sistema di evitamento di ostacoli a 360 gradi. Possiede inoltre una sezione di coda bionica che gli permette di spostarsi a una velocità di 10 nodi (circa 18km/h) ma che soprattutto pesa sulla batteria (una batteria al litio da 24Ah) meno dei sistemi di propulsione tradizionali, così da permettergli di svolgere missioni che richiedono più tempo. All’interno, come si evince dal sito del costruttore cinese Boya Gongdao Robot Technology, possiede un considerevole spazio, così da poter alloggiare accessori o altri dispositivi per adattarlo al meglio alla specifica missione in programma.

Nessuna delle fonti sopra citate, né altre, si sbilancia sul fatto che questo drone subacqueo possa o non possa essere usato come arma di assalto, ma certo conoscendo la riluttanza comunicativa cinese sui temi politici e militari non c’è niente di cui stupirsi.