Questione sempre più spinosa quella del sorvolo con i droni dei Parchi o Aree Naturali, di cui l’Italia ne è orgogliosamente piena.
L’Ente Nazionale Aviazione Civile aveva chiarito con una sua circolare che la gestione dello spazio aereo sopra alle suddette aree nazionali, siano esse in gestione a un Ente Parco Nazionale o a una area protetta spetta esclusivamente a ENAC.
[Leggi l’articolo Droni e divieto di sorvolo dei parchi: molti cartelli irregolari, ma ENAC chiarisce ]
Con tale circolare l’autorithy italiana che regolamenta il volo degli aeromobili civili ivi compreso quello degli UAS ovvero i droni, spiegava che per ottenere la segregazione dello spazio aereo sopra al territorio gestito dall’Ente Parco, sia necessario compilare un modulo, pagare i diritti e attendere il controllo tecnico dopodiché se l’esito fosse stato favorevole, tale segregazione sarebbe stata pubblicata sulla cartografia ufficiale AIP e di conseguenza anche sul portale D-Flight utilizzato dai piloti e operatori di UAS.
Doppia consultazione per i piloti di droni che vogliano volare sui Parchi
La complicazione per i dronisti, consiste nel dover consultare una doppia fonte di dati, ma per il futuro l’unico riferimento dovrà essere il portale D-flight compartecipato da ENAV, Leonardo e Telespazio. e persino la cartografia AIP.
In tutti i casi per maggiore sicurezza, una formale richiesta all’Ente Parco completaterebbe l’iter burocratico per un “voletto” amatoriale o una ripresa professionale con il drone.
In caso di via libera sul fronte aeronautico, attenzione ai diritti per le foto e video
Ricordiamo che comunque al di la delle questione aeronautiche, i diritti per poter effettuare foto e riprese, rimangono sempre in capo a chi gestisce il Parco.
Qualche volta li concedono se le riprese non hanno scopo di lucro, qualche volta invece le negano. Dipende dal Parco Nazionale e anche dal periodo dell’anno.
L’esperienza di un pilota di droni che non ha ottenuto il permesso di sorvolo del Parco
Gli operatori e i piloti di droni che vogliono comportarsi legalmente e responsabilmente, intraprendono spesso questa tortuosa strada composta da PEC e citazioni di leggi e regolamenti, ma non sempre le risposte attese sono quelle sperate.
L’avventura di un nostro coscienzioso lettore che ha richiesto la possibilità di sorvolare il parco della Apuanee e quello Nazione dell’Arcipelago Toscano, gli ha lasciato l’amaro in bocca. Per le Apuanee comunque gli hanno inviato un modulo per effettuare la richiesta.
Serve un giurista per capire la valenza e peso di una legge statale nei confronti di una circolare emessa da ENAC
In entrambe le situazioni e con parole diverse, entrambi i responsabili degli Enti Parco in oggetto, gli hanno risposto fondamentalmente che la Legge Quadro 394/1991 con le relative modifiche ed integrazioni e talvolta anche alcune leggi regionali, sono di un livello giuridico superiore a quello delle circolari emesse da ENAC che pertanto ne avrebbe la giurisdizione e competenze solo marginali e in particolari situazioni.
Ora in effetti sorge un dilemma giuridico che solo un legale o meglio un giurista esperto potrebbe risolvere, ammesso che ci sia un solo parere.
Di certo il malcapitato utilizzatore di droni o UAS, che si trovi in questa spiacevole situazione di rimpalli legali, non saprà come comportarsi dato che per inciso anche la violazione della Legge 391 come per i regolamenti aeronautici, comportano delle conseguenze penali.
Le reazioni del popolo della rete e dei social network
Sul web intanto le reazioni si fanno calde, e molti piloti dichiarano di aver conseguito il patentino online per i droni come previsto dal regolamento europeo; di essersi registrati come operatori sul portale D-flight, di aver sottoscritto una polizza assicurativa e poi non possono o non riescono a volare in ambito cittadino perché a rischio assembramenti di persone e nemmeno sugli ampi spazi naturali perché zone protette a scopo naturalistico. Qualcuno dichiara di voler vendere tutta l’attrezzatura, qualcun altro suggerisce soluzioni meno cristalline.
[Photo credit Sandra Ross licenza Creative Commons]