Arrivano i missili sui droni Reaper italiani

Anche i droni della nostra Aeronautica saranno armati di missili, lo prevede il Documento programmatico pluriennale dello scorso luglio. Una operazione da 168 milioni di euro

Se la decisione è stata presa, ancora non è stato reso noto quali saranno i sistemi d’arma che trasformeranno i nostri droni – finora usati solo come ricognitori- in sistemi d’attacco senza pilota. Potrebbero essere missili  Hellfiire americani, dal 2015 la Casa Bianca  aveva dato il via libera alla possibilità di armare con questi micidiali missili i droni italiani, ma potrebbero anche essere missili di fabbricazione britannica o israeliana.

Nel documento del Ministero della Difesa viene spiegato che armare i nostri Reaper “garantirà incrementati livelli sicurezza e protezione nell’ambito di missioni di scorta convogli, rendendo disponibile una flessibile capacità di difesa esprimibile dall’aria. Introdurrà, inoltre, una nuova opzione di protezione sia diretta alle forze sul terreno che a vantaggio di dispositivi aerei durante operazioni ad elevata intensità/valenza”. L’operazione – che prevede anche un aggiornamento dei sensori e degli apparati di trasmissione – richiederà circa 168 milioni di euro.

I droni italiani  (disarmati) sono stati schierati Libia, Afghanistan, Kosovo e Iraq, ma hanno anche effettuato molte missioni umanitarie sulle rotte dei migranti, con l’operazione “Mare Nostrum“.

Categorie News