Tutti i professionisti o gli appassionati di droni che vogliano legalmente iniziare a volare con il loro drone o UAS come viene definito adesso dal Regolamento Europeo, se possiedono un drone dal peso uguale o superiore a 250 grammi devono necessariamente essere in possesso di una Prova di Completamento di Formazione Online, ovvero un Attestato di Competenza A1-A3 o come lo abbiamo sempre amichevolmente denominato noi di Dronezine “Patentino per i droni”.
Dal punto di vista normativo il Regolamento Europeo, anzi i Regolamenti Europei dato che sono più di uno, sono entrati nella fase della applicabilità dal 31 dicembre 2020. Seguirà un periodo transitorio dopo il quale saranno effettivamente in vigore.
Già dal marzo 2020 l’Ente Nazionale Aviazione Civile aveva realizzato sul proprio portale una piattaforma informatica che permettesse, come previsto dalle linee guida dei regolamenti UE suggeriti da EASA (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea), di conseguire l’Attestato A1-A3, il cosiddetto Patentino per i Droni in modo autonomo e online.
Come quasi tutti i servizi pubblici per accedere al sistema viene richiesta una identificazione univoca e sicura dell’identità della persona. In poche parole molti italiani dal 2020 anche per questioni riguardanti alla emergenza pandemica, hanno conosciuto la parola SPID .(Sistema Pubblico di Identità Digitale)
Quindi per accedere e tentare di superare l’esame online sul sito di ENAC, per poter pilotare i droni nelle categoria A1 e A3 occorre identificarsi utilizzando uno SPID. In molti casi l’ottenimento della identità digitale è gratuito, ma in quasi tutti i casi sono richiesti alcuni accessori che sono ritenuti necessari per poter proseguire con il riconoscimento.
Senza volervi svelare nulla, pubblichiamo una lettera ricevuta da un nostro lettore che si lamenta di un fatto curioso – chi non ha un telefono cellulare nel 2021? – ma che in effetti nel suo caso risulta inabilitante per sostenere l’esame relativo alla conduzione di un drone nelle categoria A1-A3 con il portale dell’Ente Nazionale Aviazione Civile.
Buongiorno,
tuttora non riesco a conformarmi al fatto che l’ENAC e il governo italiano abbiano riservato le licenze APR (droni categoria A1-A3) alle sole persone in possesso di telefono cellulare.
Ho infatti constatato con l’assistenza dei servizi web ENAC che l’accesso alla prova può avvenire solo ONLINE e solo con lo SPID (livello 2): alle Poste Italiane mi hanno a loro volta confermato che lo SPID può essere emesso solo a chi è in possesso di un cellulare.
Possibile che l’attestato APR non possa essere ottenuto con esame presso una sede fisica ENAC o dato d’ufficio in casi specifici (per esempio chi ha come me un ATPL SEP TMG MEP IR PBN con prima classe medica tutto in corso di validità e già vola droni )?
Resto in attesa di una possibile soluzione o una spiegazione del perché dovrebbero essere discriminate e impedite a volare droni tutte le persone senza telefono (fatto che non c’entra niente con l’aviazione).
Ringrazio e porgo distinti saluti,
(Lettera firmata)





