Sono diversi anni che le riprese in stile FPV con i droni stanno diventando un trend sempre più affermato nei video. Uno dei primi è stato “quello della sala da bowling”, poi un video girato in FPV ha vinto Skypixel 2020 e da lì sono spuntati via via numerosi filmati promozionali di location per matrimoni, musei e persino automobili.
Ora Netflix, con il film “Red Notice” appena uscito sulla popolare piattaforma di streaming, porta questo genere di riprese in movimento sugli schermi di milioni di abbonati in tutto il mondo, sdoganando definitivamente il FPV (Firs Person View) come nuovo e originale sistema per raccontare una scena.
In testa all’articolo possiamo vedere un assaggio del film in un video che riassume le sequenze in FPV (spoiler free).

Per realizzare questo genere di riprese, con cui il regista Rawson Marshall Thurber e il produttore Hiram Garcia volevano offrire agli spettatori un’esperienza più immersiva, è stato ingaggiato Johnny FPV, all’anagrafe Johnny Schaer, che nel mondo del drone FPV può a tutti gli effetti essere considerato una star al pari di quelle di Hollywood
Il giovane videomaker Johnny Schaer in arte Johnny FPV di Chicago Illinois, è da tempo conosciuto e apprezzato nel mondo del FPV Drone Racing.
Ha gareggiato con successo nelle varie League del mondo dei droni da corsa. Ovviamente se la cava benissimo anche con il FreeStyle si è approcciato al mondo del FPV nel 2015 e dall’anno 2017, ha inizio a mettere a reddito le sua abilità.
Ad esempio inseguendo e riprendendo auto da rally, filmando in caduta libera i paracadutisti o volteggiando con molta grazia intorno alle mongolfiere. Non tralasciando gli sciatori o i surfisti, oppure facendo Diving (caduta quasi libera) da grattacieli di tutto il mondo, tra i quali Miami e Dubai.
Ha contribuito alla realizzazione di video spot per Mercedes, Porsche, Audi.
Insomma quando serve un “manico” alla guida spericolata, ma anche molto precisa di un drone pilotato in FPV, le produzioni mondiali cercano lui.

Per le riprese Schaer ha utilizzato una Red Digital Cinema KOMODO, una camera che arriva a una risoluzione di 6K (e costa circa 6 mila dollari) uscita sul mercato appena sei settimane prima di girare il film.
E al di là del successo che potrà riscuotere il film, la scommessa di puntare anche sulle riprese in First Person View (In prima persona) è da considerarsi vinta, perché non ci sono dubbi che d’ora in avanti le vedremo anche in altre produzioni cinematografiche.




