Anni fa, l’avvento sulla scena militare dei droni pilotati in remoto a migliaia di chilometri di distanza e coi quali un operatore umano dall’altra parte del mondo poteva eseguire un ordine di attacco uccidendo anche decine di persone con la sola pressione di un pulsante, ha sconquassato i possibili equilibri di qualsiasi conflitto, destando polemiche perché in questo modo togliere la vita ad una persona è diventato facile e distaccato come giocare a un videogioco.
Nel frattempo però la tecnologia dei droni militari ha continuato a fare progressi e ai grandi velivoli con missili si stanno affiancando sempre di più degli sciami di piccoli droni da usare come supporto tattico alle truppe sul campo, per missioni di intelligence o per veri e propri attacchi di massa a sorpresa. E chi si occupa di organizzare e coordinare in tempo reale questi gruppi (anche molto numerosi) di droni è l’intelligenza artificiale, un’entità che da sempre ha tanto affascinato quanto preoccupato gli esseri umani, per via dell’idea che un tale potere possa finire fuori del nostro controllo, al punto da rivolgere la sua forza distruttrice contro i suoi stessi creatori in carne ed ossa.
La cultura letteraria prima e cinematografica poi hanno trattato con grande abbondanza di opere il filone delle “macchine ribelli” o finite sotto il controllo del super cattivo di turno, ma forse ancora nessuna aveva affrontato in modo così chiaro e diretto la minaccia che si nasconde dietro l’adozione di tecnologie letali come l’accoppiata droni killer e IA.
Ebbene ci ha pensato Future of Life Institute, un’associazione che si occupa di sensibilizzare le persone per assicurarsi che le più potenti tecnologie di domani siano benefiche. Chiaramente le armi tecnologiche come i droni killer non sono molto rassicuranti, perché il fatto che sia l’intelligenza artificiale a scegliere se uccidere un essere umano è un potenziale scenario che non può far dormire sonni tranquilli a nessuno, lasciando ipotizzare conseguenze estreme per la sopravvivenza del genere umano.
L’insieme dei pericoli con cui forse domani potremmo arrivare a dover fare i conti sono ben rappresentati nel video prodotto dall’associazione, un filmato distopico di poco più di 5 minuti intitolato “Slaughterbots – if human kill()” che riproduce una serie di ipotetici notiziari futuri in cui i droni governati dall’intelligenza artificiale portano devastazione nelle città.
