Anche noi, mentre leggevamo il titolo del video, abbiamo avuto un sussulto, non resistendo al pensiero che le suggestioni di qualche mese fa dietro i brevetti registrati dalla Apple fossero diventate di colpo realtà come per magia. Troppo bello per essere vero e troppo ghiotta l’occasione offerta dal gioco di parole per rinunciarci a nostra volta. Per fortuna però che la vista dei succosi frutti rossi del filmato ha allontanato la delusione e ci ha fatto tornare il buonumore.
Sì, perché come avrete capito l’Apple Drone non è affatto il tanto a lungo chiacchierato (ma mai di fatto comparso sulla scena nemmeno in versione prototipo) drone dell’azienda di Cupertino, bensì un drone prestato all’agricoltura, che si occupa effettivamente della raccolta delle mele e di altri frutti dagli alberi.
I droni che vediamo all’opera nel video sono prodotti dalla Tevel Aerobotics Technologies, una startup che ha sviluppato dei velivoli tethered che agiscono in gruppo, restando collegati in volo alla base mobile, disposta nel punto di raccolta prestabilito, che funge sia da fornitore di energia per i droni che da punto di raccolta della frutta. I droni hanno delle reti che proteggono le eliche per evitare che rami o foglie possano compromettere il volo, ma l’elemento più evidente della struttura è il lungo braccio che raccoglie un frutto dopo l’altro grazie a un meccanismo aspirante.
I droni sono anche equipaggiati con telecamere e sensori in modo da poter valutare, grazie all’algoritmo dell’intelligenza artificiale, se un frutto è pronto per essere colto oppure – ad esempio – è danneggiato e va quindi lasciato sull’albero. I droni possono lavorare notte e giorno finché non si esaurisce l’energia o il carburante a disposizione della base mobile di raccolta, in questo modo è possibile massimizzare i risultati della raccolta nei giorni più adatti all’operazione, tagliando i costi e azzerando il rischio di infortuni sul campo per i lavoratori.




