Australia: Drone ritrova piccolo meteorite caduto nell’outback

Giorni fa, in Australia, un team della Curtin University è riuscito a rintracciare l’esatta posizione di un piccolo meteorite caduto nel bel mezzo dell’outback nel Nullarbor Plain (Australia occidentale), utilizzando una nuova tecnica basata sulla raccolta via drone di una grande quantità di immagini del paesaggio che vengono poi processate con pazienza e grande attenzione dall’intelligenza artificiale.

Naturalmente i droni usati per trovare i meteoriti entrano in gioco solo dopo che il raggio di ricerca è già stato ampiamente ristretto in seguito ai calcoli basati sui dati rilevati dagli osservatori, che seguono la traiettoria di queste pietre dal momento in cui entrano nell’atmosfera. Nel caso del ritrovamento in Australia di cui stiamo parlando, infatti, i primi a notare il meteorite in arrivo sono stati due osservatori, purtroppo entrambi relativamente lontani (149 km e 471 km) dall’ipotetico punto di impatto del meteorite, distanze che hanno fatto crescere l’estensione del territorio stabilito per le ultime ricerche fino a un’area di poco superiore ai 5 km quadrati. Una porzione di terreno che coi sistemi tradizionali di ricerca avrebbe richiesto un numero significativo di persone impegnate per diversi giorni a battere ogni palmo dell’area, ma che i droni (DJI M300) è stata coperta in circa 3 giorni.

Risolto il problema dell’ispezione sul campo, rimaneva però quello dell’identificazione della pietra esatta, compito nel quale si è rivelato efficace l’algoritmo a rete neurale precedentemente programmato per distinguere e riconoscere i meteoriti rispetto agli altri oggetti presenti nell’ambiente. L’algoritmo, che lavora scomponendo le immagini del drone in tessere quadrate di dimensioni 125×125 pixel che passa in rassegna e analizza senza fermarsi un attimo, ha individuato il meteorite cercato dal team già durante il primo giorno. Un’operazione resa più semplice dal contesto desertico dell’outback australiano, dove il pattern del terreno è relativamente poco vario e offre quindi la possibilità di distinguere con maggiore facilità gli oggetti che non sono semplice terra o sabbia.

Categorie News