Sono davvero tanti i sistemi anti drone commercializzati da molteplici aziende al fine di proteggere obiettivi o aree sensibili. Citiamo a puro titolo di esempio, carceri, ambasciate, edifici particolari, zone vietate temporaneamente al volo, protezione di convogli istituzionali.
I sistemi anti-drone funzionano tipicamente in due modalità: attiva e passiva.
Nel primo caso, si possono inviare segnali radio (Jammer) per inibire il sistema rice-trasmittente di controllo del drone oppure eseguire una operazione di “spoofing“, ovvero confondere la ricezione dei segnali satellitare per i posizionamento.
I sistemi anti-drone passivi invece si limitano a rilevare il drone grazie all’ascolto di alcune frequenze radio, solitamente usate dal radiocomando e dal drone e per la ricezione del flusso video.
Il sistema DJI Aeroscope si basa sullo stesso principio, ma intercettando e decodificando il protocollo di trasmissione dei droni, riesce ad ottenere anche informazioni più precise sulla posizione del drone, del radiocomando, velocità e direzione dello UAS ecc.
Interceptor un drone brevettato che lancia una rete in kevlar per catturare droni ostili
Aleksey Zaitsevsky un giovane ingegnere e ricercatore lituano, tra i suoi tanti progetti e brevetti depositati, a nome della sua azienda My Research ha mostrato nei giorni scorsi come il drone Interceptor, possa essere annoverato tra i sistemi anti drone attivi.
Il suo quadricottero lancia una rete realizzata in kevlar contro il drone ostile, dove per ostile si intende che sia posizionato o sorvoli una area interdetta.
Esistono già da tempo sistemi che da terra e tramite uno speciale fucile lancino una rete appositamente realizzata, che imbriglia e imprigiona il drone non autorizzato. In Olanda venivano addestrati alcuni rapaci per catturare il drone in volo, ma poi gli animalisti, per fortuna, ne hanno vietato l’impiego.

L’idea di Aleksey parte da questo presupposto, e la realizzazione ci sembra davvero innovativa, perlomeno in base alla nostra esperienza decennale in questo settore.
Interceptor il drone che lancia una rete contro i droni ostili, come se fosse Spiderman, lo fa in volo e utilizzando come propulsori per la maglia, gli stessi motori che ne garantivano il volo.
In poche parole, il drone Interceptor di Aleksey Zaitsevsky dopo essere decollato e aver
- individuato il drone inopportuno tramite la propria video camera di bordo che trasmette le immagini a terra, come se fosse un normale volo in FPV (first persone view)
- lo insegue e al momento giusto
- sferra il suo attacco, lanciando una rete di tessuto con i motori del quadricottero che si sganciano dal drone e la spingono sul bersaglio
- Infine atterra usufruendo del suo paracadute.
Idea originale e se vogliamo anche geniale da un certo punto di vista, ma dal lato pratico questo comporta un serio problema.
Come in molti sistemi anti drone attivi, il velivolo aereo a pilotaggio remoto nemico viene neutralizzato e cade quindi al suolo. Creando probabili problemi a persone e cose sotto alla sua verticale.
Infatti i sistemi anti-drone più sofisticati, cercano di accompagnare il drone fuori dalla area da proteggere o di farlo tornare al punto di Return to Home.

Un sistema anti drone innovativo, ma con qualche criticità
Il prototipo dell’inventore lituano, modellista di lunga data, è realizzato con componenti in libera vendita e ben conosciuti nel mondo del FPV racing.
Il drone Interceptor farà cadere a terra il drone ostile, che come già detto potrebbe costituire un pericolo, e a sua volta si dirigerà verso il suolo. Ma grazie a un piccolo paracadute, Interceptor tornerà a terra incolume.
Un’altra problematica consiste nel fatto che inseguire un oggetto in movimento, magari non lineare, pilotando un altro oggetto in volo, non è affatto semplice e richiede competenze e skill di pilotaggio di un certo livello.
Oltre al fatto che il colpo o meglio la rete da sparare tramite i motori, è solamente una.
Quindi si avrà un solo tentativo per catturare e imbrigliare il drone ostile.
Tuttavia Aleksey Zaitsevsky afferma che possono essere posizionati ed utilizzati più droni Interceptor pronti al volo grazie allo speciale sistema di decollo rapido.
In sostanza una bella idea per un sistema anti drone, ma da perfezionare.
In tutti i casi un plauso per l’inventiva.
Link al video dell’inventore Aleksey Zaitsevsky





