USA: cittadini di Lockerford pronti al “tiro al bersaglio” coi droni di Amazon Prime Air

Tanto curiosa quanto colorita la “levata di scudi” manifestata da parte di alcuni residenti di Lockerford, in California, alla notizia che Amazon ha scelto proprio la cittadina americana di circa 3500 abitanti, nella contea di San Joaquin, per far partire (finalmente!) il suo servizio di drone delivery Prime Air nel corso del 2022.

Come funzionerà Prime Air

Non poteva esserci accoglienza peggiore per il futuro esordio del servizio con cui il colosso dell’ecommerce mondiale mira a consegnare coi droni e in soli 30 minuti gli ordini effettuati sullo shop online dai clienti Prime, un progetto allo sviluppo del quale Amazon lavora ormai da troppi anni (noi stessi ne abbiamo parlato spesso fin dal 2015), durante i quali si è vista prima raggiungere e poi persino scavalcare da non pochi competitor (noi stessi abbiamo più volte trattato l’argomento.

Chi proverà il servizio, potrà scegliere tra alcuni prodotti selezionati, disponibili in un magazzino poco distante, e dal peso inferiore a 5 libbre (circa 2,2 kg). I droni, larghi poco meno di 2 metri e alti 1,2 metri, dovrebbero rilasciare i pacchi in dei luoghi prestabiliti, da un’altezza di poco oltre 1 metro.

Accoglienza complicata

Nonostante Amazon avesse messo al corrente le autorità di questa cittadina di campagna già 6 mesi fa, molti cittadini hanno scoperto solo di recente che tra non molto tempo dei droni prenderanno a volare avanti e indietro nel bel mezzo del cielo, e una piccola parte di loro non l’ha presa bene, qualcuno spingendosi persino al punto di commentare scherzosamente la notizia con la frase “Tiro al bersaglio!”.

Naturalmente, tra le reazioni a caldo da parte della cittadinanza – raccolte in questo articolo dal Washington Post – sono state quelle più estreme, appartenenti ad una minoranza di residenti, a fare più scalpore sui giornali, ma bisogna ammettere che, al fianco dei molti cittadini che si sono detti “curiosi” di vedere all’opera i droni di Amazon, permangono anche delle opinioni tutt’altro che entusiaste, come quelle di chi teme per lo spavento che i droni causerebbero al bestiame, o di chi tira in ballo la questione della privacy e della sicurezza, ma anche di chi menziona i posti di lavoro sottratti ai corrieri tradizionali e chi, più in generale, non vede di buon occhio Amazon perché mette in crisi i negozianti locali.

Cosa dice Amazon

Però se Amazon ha scelto proprio questa cittadina del nord della California ci sono diversi motivi, come ad esempio il clima favorevole, l’ambiente rurale, l’accesso all’autostrada e una base già esistente di clienti.

Inoltre, Av Zammit, un portavoce di Amazon ,ha spiegato che non si tratterà di consegne sperimentali, bensì di un servizio che verrà fornito sotto il certificato di vettore aereo della FAA (che però deve ancora dare l’autorizzazione) al fine di assicurare il massimo livello di sicurezza, mentre per la questione privacy ha sottolineato come i droni della società non raccolgono immagini nel percorso di andata e ritorno verso e dalla destinazione della consegna, mentre alle critiche sui posti di lavoro ha risposto che Prime Air in realtà ne creerà di nuovi.

“Un giorno i droni Prime Air saranno normali come i furgoni Prime Air”, ha concluso, e infine, giusto per togliersi anche l’ultimo sassolino dalla scarpa, ha ricordato che “Se qualcuno sparasse a un drone, abbattendolo, violerebbe la legge”.

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