“Quando arriva una telefonata dalla Germania e ti chiedono se puoi realizzare un Maradona-Angelo nella villa del Presidente Ferlaino, è un’emozione inspiegabile”. A parlare è Giovanni D’Ambrosio, esperto costruttore di droni, che racconta su Facebook, con tanto di foto e video, il curioso progetto in cui è stato coinvolto dalla produzione tedesca Füße Media, con sede a Monaco di Baviera, che ha inviato un team nella città partenopea per realizzare un docufilm sul “Pibe de oro”.
E così Giovanni D’Ambrosio, conosciuto anche come Giovy Honda, si è messo all’opera realizzando un drone con le sembianze del numero 10 argentino, con tanto di ali angeliche che rendessero più credibile il volo di Maradona nel cielo. Del resto “Diego” per anni ha volato e fatto altre cose incredibili sui campi da gioco, emozionando tutti gli appassionati di calcio del mondo e in particolare quelli del Napoli, che lo hanno apprezzato tante volte nell’allora stadio cittadino “San Paolo”, poi intitolato al campione argentino dopo la sua morte.
Il “Mara-drone”, spiega Giovy Honda, ha richiesto 15 giorni di progettazione, ed è stato prima disegnato al pc e poi stampato in 3D. Il piccolo Maradona volante è lungo 65 cm, pesa appena 320 grammi e indossa abiti autentici non verniciati.
Nel corso degli ultimi anni i droni sono già stati usati, sebbene solo saltuariamente e per motivi commerciali, per portare in volo delle ricostruzioni di personaggi famosi, soprattutto inventati (come ad esempio il drone a forma di Babbo Natale che la Vodafone portò in volo in Inghilterra nel dicembre del 2018). Il drone di Maradona costruito da Giovanni D’Ambrosio però è un felice esempio nostrano che, visto anche il contesto napoletano, trova un prezioso punto d’unione tra la famosa tradizione artigiana partenopea e la tecnologia.