C’è molto interesse per le operazioni Specific, che permettono di superare i limiti delle Open e realizzare importanti lavori con i droni. Ne parliamo con Alessio Giusti, dell’aeroclub fiorentino Luigi Gori, tra le primissime scuole abilitate da ENAC a rilasciare gli attestati per le Specific.
Alessio, ora che il regolamento EASA è ormai maturo, e che ENAC ha certificato le prime scuole di volo (pardon, le prime RE, Recognized Entity come si chiamano oggi) ad erogare corsi per le Specific, come vedi il panorama italiano dell’uso professionale dei droni?
L’Aeroclub Firenze “Luigi Gori” già sede d’esame A2 proctored è diventata da poco anche entità riconosciuta per erogare l’addestramento Specific. Proprio alcuni giorni fa il 2 e il 3 Luglio abbiamo svolto i primi due corsi teorici per operazioni specific IT-STS, e avevamo le aule piene, segno che tra i piloti professionisti c’è molta voglia di ripartire e soprattutto di allargare i propri orizzonti, accogliere la sfida del volo in Specific e andare molto oltre a quello che si può fare in Open. Le attività in categoria Specific servono proprio a questo, superare i limiti imposti dalle operazioni OPEN: per esempio, le limitazioni di quota nelle aeree geografiche o il volo in VLOS. Come si può vedere dall’immagine qua sotto:

E quindi voi ora potete dare agli allievi il “patentino” per le Specific?
A differenza delle operazioni OPEN non esiste un attestato Specific, ma una serie di competenze certificate da un’entità riconosciuta come la nostra, dal momento che non è possibile autocertificarle. Ci sono comunque competenze comuni per tutte le operazioni Specific:
(a) Attestato di completamento di un corso UAS CRM, ovvero un percorso formativo che insegna a lavorare in squadra, utile ad operare con equipaggi multipli anche in operazioni BVLOS ma anche per ottimizzare le prestazioni del personale a terra
(b) Attestato di completamento di un corso di Gestione delle Comunicazioni Aeronautiche che, attenzione, non è l’abilitazione a trasmettere sulle frequenze aeronautiche (i droni non hanno nominativo radio) ma serve a standardizzare le comunicazioni tra equipaggi soprattutto in operazioni complesse.
Opzionalmente il pilota remoto potrebbe fare un corso d’introduzione al SORA, utile a partecipare ad operazioni specific con autorizzazione ad hoc, dove per l’appunto è richiesta l’analisi del rischio con il metodo SORA. Tutti i corsi si svolgono in presenza presso l’aeroporto “A.Vespucci” di Firenze. Compreso nelle attività teoriche ci sono delle esercitazioni pratiche (pianificazione in team e simulazione di una missione) nella nostra aula didattica.

E per la parte pratica, che a differenza dell’Open A2 non può essere autocertificata come vi regolate?
Le competenze di pilotaggio pratico sono sempre da fare presso un RE e sono legate al tipo di scenario operativo. Sono erogate su specifica richiesta dell’utente in base al tipo di operazioni che intende realizzare (STS, PDRA, Autorizzazione ad HOC). Ogni entità riconosciuta da ENAC ha degli scenari operativi autorizzati per l’addestramento. Non esiste un corso pratico che fa tutto !
Tornando alla teoria, il Tavolo Tecnico presso ENAC (a cui partecipiamo sia voi come RE, sia noi di DronEzine come stampa tecnica) sta lavorando velocemente, ma ancora non abbiamo potuto terminare il database dei quiz d’esame per le operazioni Specific che lo richiedono, innanzitutto gli scenari standard europei. E quindi come fate?
Oltre alle competenze teoriche comuni per le Specific, per gli STS europei bisogna superare un esame a quiz. Ma al momento, come dici tu, il database non è pronto perché i lavori del Tavolo Tecnico non sono finiti, quindi non ci sono indicazioni da ENAC per poterlo svolgere. Ma ciò riguarda appunto solo gli Scenari EASA, che comunque non potrebbero essere sfruttati perché non esistono droni con il marchio di classe C5 e C6. Di conseguenza, con la formazione che possono erogare oggi le RE si possono fare operazioni in Scenario Standard italiano (IT-STS-01 e 02) e le ben più complesse operazioni Specific con autorizzazione ad hoc, quindi PDRA e SORA. Tutte opportunità che consentono di fare moltissimo anche con droni grandi e pesanti.
Gli Scenari Standard italiani sono strumenti molto potenti e flessibili, che non richiedono autorizzazione e neppure marchio di classe, quindi sono molto richiesti dai piloti. Cosa serve per affrontarli?
Per accedere ai corsi IT-STS occorre avere un attestato EASA OPEN A2 in corso di validità. A completare il corso IT-STS c’è l’attività pratica, che prevede un percorso personalizzato con un minimo di 4 ore di attività a pilota presso i nostri campi volo, in base alle abilità dell’allievo il nostro personale formatore può decidere se bisogna aggiungere moduli aggiuntivi per completare la formazione dell’allievo.
Mi preme sottolineare ancora una volta che che al momento gli STS 01 e 02 EASA non sono utilizzabili per mancanza di UAS marcati di classe. Per questo consigliamo di iniziare la formazione con gli Scenari Standard Italiani, al momento sono gli unici scenari che possono essere usati con sola dichiarazione (non necessitano di autorizzazione di ENAC) e senza disporre di droni certificati. Il vero, grande primo passo per entrare nel mondo delle Specific.
Si, però gli Scenari italiani sono esclusivamente per il volo VLOS, quindi a vista. E chi avesse necessità di formarsi per il volo a distanza BVLOS?
Se gli scenari standard EASA al momento non sono usabili dagli utenti per mancanza di UAS marcati, è utile precisare che un addestramento BVLOS sarebbe utile ai piloti remoti per dimostrare le competenze pratiche e poter essere inseriti in equipaggi per operazioni Specific con Autorizzazione (tipo PDRA o Autorizzazione ad Hoc). Inoltre, il Tavolo Tecnico di ENAC sta cercando di definire droni “Simil C5 e Simil C6”, che potrebbero essere utilizzati per la formazione, in modo che i piloti BVLOS possano iniziare presto il ciclo di studi ed essere già pronti quando ci saranno sul mercato droni con marchio di classe.
Ultima domanda: quanto costa la formazione, e quando ci saranno i corsi?
I prossimi corsi per Scenari Standard Italiani si svolgeranno:
Sabato 27 e Domenica 28 Agosto (teoria)
Sabato 17 e Domenica 18 Settembre (teoria)
La parte pratica è sempre su appuntamento e si svolge meteo permettendo presso i nostri due campi volo di Empoli e Cerreto Guidi (FI).
Quanto ai costi:
Corso UAS CRM (6 ore in presenza) € 200
Corso Gestione Comunicazioni Aeronautiche (6 ore in presenza) € 200
Corso d‘introduzione alla metodologia SORA (6 ore in presenza) € 200
Corso IT-STS 01 e IT-STS 02 teoria e pratica € 1000
Assicurazione Campo volo € 40
Corso di preparazione all’esame A2 € 300
Esame A2 proctored (in presenza presso Aeroporto A.Vespucci di Firenze) € 100
tutti i costi elencati sono finiti (noi come ente morale non abbiamo IVA).
Per il materiale didattico, abbiamo un accordo con DronEzine per cui i nostri allievi possono acquistare i manuali CRM, Comunicazioni aeronautiche e SORA con il 30% di sconto: per fare un esempio, il combo con tutti e tre i manuali (formato PDF) viene a costare 16 euro circa invece di 23 euro.
PER INFO E ISCRIZIONI |

C’è molto interesse per le operazioni Specific, che permettono di superare i limiti delle Open e realizzare importanti lavori con i droni. Ne parliamo con Alessio Giusti, dell’aeroclub fiorentino Luigi Gori, tra le primissime scuole abilitate da ENAC a rilasciare gli attestati per le Specific.



