Da che il portale Quadricottero, sempre molto attento alle opportunità internazionali, ha pubblicato la notizia che tramite l’Authority spagnola si può dare l’esame A2 per piloti di droni comodamente da casa anche con lo SPID italiano, e per di più gratis, abbiamo voluto provarci anche noi… Ma non avendo una firma elettronica, abbiamo trovato uno scoglio proprio all’ultima curva. Niente paura, è un problema che si può aggirare. Ecco come, spiegato passo passo.
→LINK A2 SPAGNOLO
Per chi ha sia lo SPID sia una firma elettronica, la strada maestra, rapida, semplice e veloce è quella di entrare con lo SPID cliccando su Cl@ve. Si potrà poi scegliere di autenticarsi con lo SPID e via, verso l’esame online (proctored, cioè sorvegliato, come pretende EASA).

Però, però… Lo spid ha la chiave e apre la porta, ma non ha la penna, quindi dopo aver riempito pagine e pagine di euroburocrazia senza una firma elettronica non possiamo firmare l’ultimo papiro, quando l’Authority iberica ci chiede di firmare la richiesta di fare l’esame. Non lo possiamo fare, e il sistema sbatte la porta in faccia:

Non c’è verso di passare. Ma c’è un altra strada, più lunga, ma praticabile.
Firmare senza firma (elettronica)
La soluzione è prendere l’altra strada, con entrare con Cl@ve ma passare attraverso e4F


Fai l’esame dove vuoi, ma preparalo con noi!
Olanda, Italia, Spagna? O qualche destinazione più esotica? Ovunque vorrai sostenere l’esame, preparalo con i manuali DronEzine!
A questo punto per evitare altre sorprese “accendiamo” il faro di Google Traduttore, visto che lo spagnolo è una bellissima lingua, anche abbastanza accessibile. Ma meglio una traduzione, per quanto dall’eleganza discutibile, per addentrarci nei meandri della firma per stranieri. Fatto ciò, riempiamo i moduli online e diamo il numero del documento di identità. Sconsigliamo di flaggare “abilita indirizzo postale” che non serve a nulla.

Come è giusto che sia, gli spagnoli vogliono vedere il nostro documento di identità. Che può essere SOLO il PASSAPORTO, qualsiasi altro documento verrà rifiutato. Quindi lo scannerizziamo e lo inviamo (noi l’abbiamo trasformato in PDF)
Attenzione a non cliccare la spunta segnalata dalla freccia rossa, deve restare bianca (e non contrassegnata come nell’immagine), altrimenti il server cancella l’allegato e in pochi minuti arriva una mail di sgridate da AESA (la NAA spagnola) che ci dice che le manca il nostro documento. Se succede, dobbiamo rifare tutto da capo.
Come faccio a saperlo? Ehm. Diciamo che lo so, e basta.
Fatto questo passaggio, il server ci comunica che ha acquisito il PDF del nostro documento ed è tutto a posto, almeno fin qui:

Prima di proseguire, flagghiamo i dati obbligatori: chiaramente non vivendo in Spagna noi non abbiamo né NIE (Número de identidad de extranjero) né NIF (Número de Identificación Fiscal). E gli diciamo anche che non siamo robot, perbacco.

Ultimo passaggio, ultimo scoglietto di poco conto: il sistema ora deve verificare la nostra email. Il sistema è sempre quello di tutti i siti del mondo, ci mandano una mail con un link di verifica. La mail ci arriva subito, clicchiamo sul link… Ok, ma che diavolo è il “numero di identificazione?”

Prova a indovinare, se non trovi la risposta te lo dico io…
SPOILER
SPOILER
SPOILER
SPOLIER
Hai indovinato? E’ il numero del documento di identità. Scriverlo no, vero? 😀
E ora? Ora ci versiamo un bel bicchiere di Porto, nonostante il caldo mettiamo sul fuoco un bel Cocido Madrileno e aspettiamo che l’Authority spagnola ci dica come proseguire. Potrebbe volerci qualche giorno, dicono sul sito: nell’attesa, potremmo cominciare a studiare il manuale “Attestato A2? Facilissimo!” per arrivare preparati. Appena ci arriveranno le credenziali, faremo una bella recensione dell’esame spagnolo, torna a visitare DronEzine!







