Droni dai furgoni? Il nuovo brevetto di Ford potrebbe cambiare il drone delivery

Anche se per qualcuno potrà sembrare una novità, la storia d’amore tra Ford e i droni non inizia certo ora, ma ha radici molto lontane. Già nel 2018, infatti, la nota casa automobilistica americana fu tra le prime aziende a introdurre i droni all’interno dei suoi impianti produttivi (trovate qui l’articolo), per sperimentare il loro effettivo contributo all’efficienza delle operazioni.

La novità degli ultimi giorni però è molto più interessante, perché Ford ha registrato un brevetto proprietario per un sistema di “consegna merci per l’ultimo miglio ibrido decentralizzato aria-terra autonomo”. Senza perderci tra le tante parole intricate di questa definizione, in sostanza la tecnologia alla base del brevetto si basa sulla capacità dei furgoni di lanciare una piccola flotta di droni autonomi per occuparsi dell’ultimo tratto di consegne.

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Oggi, quando il corriere raggiunge una certa area residenziale, si ritrova spesso ad effettuare tanti piccoli spostamenti col furgone (magari anche di poche decine o centinaia di metri) in base al numero di ordini che deve consegnare. Con questa tecnologia, invece, il corriere potrebbe parcheggiare in un punto logisticamente idoneo e da lì far decollare una certa quantità di droni (alloggiati all’interno del furgone) che coprirebbero l’ultimo tratto della consegna nello stesso tempo.

A differenza di quanto prevedono i servizi di drone delivery attualmente in funzione in alcune parti del mondo, quindi, in questo caso i velivoli non sostituirebbero in toto i furgoni, che per molti versi restano ancora più efficienti in moltissimi contesti, ma entrerebbero in sinergia con essi. Si tratta di un’idea molto pratica, perché velocizzerebbe non poco le operazioni standard, unendo i punti di forza dei droni ai cavalli di battaglia dei furgoni, ottenendo, come dice il brevetto un sistema ibrido terra-aria molto efficiente, ma è chiaro che la sua attuazione non passa solo attraverso una sfida tecnologica, ma riguarda soprattutto aspetti normativi che al momento appaiono molto complicati.

Ad ogni modo Ford dimostra di non pensare solo alle automobili, bensì si (ri)conferma una società con in testa tante idee rivolte al futuro, visto che già nel 2016 – lo ricorderanno forse in pochi – lanciò assieme a DJI un contest per dimostrare la fattibilità di un sistema che permettesse di lanciare un drone da un’auto in corsa per missioni di ricerca e soccorso (qui l’articolo).