Nonostante il freddo e la pioggia il drone dei volontari della Protezione Civile di Calderara di Reno, ha consegnato (virtualmente) alcuni pupazzi ai bambini e ragazzi affetti da patologie del sistema nervoso e tumori solidi ricoverati all’ospedale Pizzardi di Bologna.
Bologna 21 dicembre – Nel parcheggio antistante l’ospedale Maggiore “C.A.Pizzardi” un drone dji Phantom della Protezione Civile di Calderara ha sganciato, alcuni pupazzi da portare poi ai ragazzi ricoverati per gravi patologie tumorali o del sistema nervoso in cura presso la struttura.
Non c’è stato un vero e proprio sgancio, dato che il regolamento europeo lo vieta per i droni operanti nella categoria Open, ma i pupazzi sono stati acquisiti da un volontario che poi li ha consegnati a mano ai ragazzi presenti sul posto, chi sulla seggiola a rotelle, chi sul letto e chi in braccio ai genitori.

L’organizzazione della manifestazione era cura di BimboTu una APS no profit che opera nel comprensorio bolognese e si occupa per l’appunto di bambini o ragazzi con patologie neurologiche o tumorali.
Ospite d’eccezione Paolo Nespoli, ingegnere ed ex-astronauta, orgoglio italiano che con le sue parole ha dato conforto alle famiglie riunite, facendo anche sorridere bambini e parenti.

Per quanto riguarda il lato tecnico, visto che ci occupiamo di droni, il velivolo a pilotaggio remoto era un DJI Phantom Obsidian equipaggiato con un dispositivo di sgancio per rilasciare i pupazzetti.
“La procedura per ottenere le debite autorizzazioni è stata lunga e complicata, in zona opera l’Eliambulanza di Bologna Soccorso”, – ci racconta un responsabile della Protezione Civile ODV di Calderara, – “ma alla fine ci siamo riusciti e abbiamo svolto l’operazione nella massima sicurezza”.
Il drone non ha superato i 5 metri di altezza, si trattava più che altro di una operazione simbolica, ma che dal punto di vista aeronautico, necessitava di autorizzazioni ad hoc.





