Un piccolo garbuglio burocratico è stato risolto oggi da ENAC. Certo, riguarda una piccola parte di piloti di droni, in particolare coloro che avevano un vecchio CRO, il patentino critico ormai da tempo in pensione, e per non essere penalizzati con le regole EASA chi aveva il CRO ha ricevuto in cambio un A2 con i superpoteri, cioè un A2 che consentiva loro di affrontare gli Scenari Standard IT-STS-01 e IT-STS-02.
Il guaio era che si tratta di un A2 un po’ sui generis, in quanto nei database ENAC il suo numero seriale è abbinato alla possibilità di fare Scenari Standard, e questo – lo ricordiamo – è assolutamente vietato a chi ha un A2 “normale”, ovunque l’abbia conseguito. Quindi nessun problema, apparentemente: se l’A2 scade e viene rinnovato in Italia, il suo seriale non cambia e si può continuare a fare anche Scenari Standard italiani, finché ciò sarà possibile: si potranno dichiarare a D-Flight fino al 31 dicembre 2023 e poi operarci fino al 31 gennaio 2025.
Ma che succede se l’A2 scade e il pilota lo vuole rinnovare all’estero, scelta piuttosto comune vista la farraginosità dell’A2 nazionale, che richiede di svolgere le prove d’esame in presenza? In questo caso viene perso l’aggancio tra numero seriale dell’attestato e Scenari Standard, e per questo in molti pensavano che fosse necessario rinnovarlo in Italia.
IT-STS collegati ai vecchi attestati CRO: probabile prororga della scadenza
Una altra buona notizia riguarda gli ex possessori dell’attestato per le vecchie operazioni critiche ovvero il CRO.
Per questi piloti la validità degli attestati IT-STS attualmente fissata per il 2 dicembre 2023. Stando a quanto detto durante la sessione del Tavolo Tecnico, c’è volontà da parte dell’Ente di estendere la loro scadenza sino al 31 dicembre 2025.
Durante i lavori odierni del Tavolo Tecnico (a cui partecipiamo come stampa tecnica), ENAC ha assicurato che presto uscirà una FAQ per spiegare che gli Scenari nazionali potranno essere affrontati con qualsiasi A2 in corso di validità, ovunque sia stato conseguito nei Paesi EASA.
L’unica complicazione è che se è stato rinnovato all’estero il pilota dovrà portarsi dietro non solo l’attestato A2 in corso di validità, ma anche quello vecchio italiano e naturalmente il certificato IT-STS, che tra l’altro comprende i corsi obbligatori CRM e COM.



