Bulgaria: Droni contro l’inquinamento dell’aria nella capitale Sofia

La città di Sofia, capitale della Bulgaria, è una delle città europee con la peggiore qualità dell’aria, ma negli ultimi tempi l’Amministrazione ha intrapreso un lungo percorso e programmato diverse iniziative per invertire la tendenza.

Tra queste nuove misure c’è stato il divieto di ingresso delle automobili più inquinanti, dallo scorso dicembre alla fine di febbraio, nel centro cittadino (qui la notizia), mentre più di recente le autorità hanno annunciato un nuovo progetto pilota per monitorare la qualità dell’aria con droni, al quale collabora anche l’Università di Sofia.

I droni, dotati di sensori per registrare i principali indicatori della qualità dell’aria e di precise telecamere fotogrammetriche e termiche, voleranno sopra specifiche aree della città, creando una mappa di quelle con maggiore inquinamento, soprattutto quello causato da polveri sottili. In questo modo sarà possibile sviluppare progetti ad hoc per le aree più inquinate, come ad esempio interventi per la riduzione del traffico, la creazione di aree verdi, etc.

Secondo Steliyan Dimitrov, assistente professore all’Università di Sofia, i droni aiuteranno anche i ricercatori a comprendere meglio come la geografia e il paesaggio urbano della città interagiscano con l’atmosfera durante la stagione invernale. La capitale bulgara si trova infatti chiusa in una valle, usata anche per l’agricoltura intensiva, la cui conformazione territoriale non agevola la circolazione dell’aria e favorisce quindi il ristagno dell’inquinamento.

Ad ogni modo il Comune ha già deliberato la piantumazione di una nuova foresta di quasi 90 mila alberi (per oltre 30 acri di estensione) intorno alle aree urbanizzate, oltre a un nuovo programma municipale dedicato ai privati cittadini per sostituzione di camini a legna e a carbone con opzioni più efficienti come ad esempio le stufe a pellet.

La notizia non rappresenta di per sé una novità in questo campo. I nostri lettori più affezionati ricorderanno infatti che anni fa parlammo di una iniziativa del tutto simile, con i droni che furono impiegati per monitorare la qualità dell’aria della “nostra” Milano.

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