Parco del Conero, proposte per il volo con i droni

I parchi naturali, stanno diventando zone off limits per tutti i piloti di droni ad uso ricreativo.
Alcuni Enti parco vietano il sorvolo a prescindere, indipendentemente dal periodo dell’anno e dalla zona scelta dal pilota.
Altri invece, si mettono a disposizione per cercare un accomodamento nel rispetto naturale della flora e della fauna e nella libera fruizione dello spazio aereo del Parco, ammesso che non esistano altre limitazioni.

Una piacevole eccezione in tal senso è quella del Parco del Conero, che a fronte di una richiesta di un nostro affezionato lettore, si è reso disponibile a far sorvolare alcune zone del territorio tutelato in certi periodi dell’anno e ad alcune condizioni.

Parco del Conero potrebbero essere disponibili ad una intesa

Fausto Capalbo, il nostro abbonato, vuole costituire un gruppo di lavoro, composto da piloti italiani, una 20na, di cui almeno 5 della regione Marche per portare avanti una sua idea, che noi di Dronezine appoggiamo in toto.

Vi lasciamo alla sua lettera, dove entrando nel dettaglio, spiegherà cosa potrebbe essere utile per evitare questa impasse, nel pieno rispetto della normativa aeronautica e della legge quadro 394 del 1991.


Buongiorno,
la presente per invitare circa 20 lettori operatori di droni, possibilmente 15 di qualsiasi parte d’ Italia e 5 della Regione Marche, a partecipare ad un gruppo di lavoro per segnalare all’ Ente Parco del Conero eventuali difficoltà riscontrate nella compilazione di una richiesta di sorvolo all’interno dell’area riscontrabile sulle AIP e sulle mappe di DFLIGHT.

Tutto questo nasce da un post di Stefano Orsi, pubblicato in data 01/03/2023 su Comunità Italiana Droni dal titolo “Volare sui parchi con i droni è oramai quasi impossibile.
Da quella data commentai buttando li un’ idea che non credo sia proprio malsana, e cioè quella di andare ad istituire degli Scenari Standard creati sulla base delle richieste e autorizzazioni più gettonate all’interno di quella realtà.

Regione Marche tantissime splendide location nel contesto del Parco del Conero

Per fare un esempio, nella zona in cui risiedo (Ancona), le riprese con i droni vengono richieste soprattutto dagli sposi che vorrebbero essere immortalati anche dall’alto nei panorami che hanno accompagnato la loro storia, e cioè quelli più frequentati dagli Anconetani , cioè il Passetto dove vi è il Monumento ai caduti con la bellissima scalinata che scende giù al mare , le grotte dei pescatori , e la passeggiata sulla scogliera fino alla “Seggiola del Papa” , e poi la zona di Portonovo , con la sua baia meravigliosa con la spiaggia dei famosi sassi levigati che molti artisti utilizzano per creare stupende sculture.

Luoghi che fanno parte della tradizione e della vita di ogni Anconetano. Fino ad oggi chiunque si sia sposato in Ancona aprendo il proprio album fotografico trova qualche loro foto immortalati in queste zone.
Bene! Ma se gli sposi dovessero chiedere ad un fotografo delle immagini dall’alto?

Posti meravigliosi, ma vietati al volo, anche dei droni

Beh nessun problema o quasi, diciamo che non è così immediata la possibilità in quanto essendo un’ area tutelata e gestita dall’Ente Parco del Conero, dove vi è anche una segregazione dello spazio aereo consultabile sulle mappe di navigazione aerea ed ecco che ci si scontra con la burocrazia, moduli documenti tavole da compilare fogli e fogli di documentazione.

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Di solito i fotografi si rivolgono a professionisti ed operatori UAS del settore come me, io ho diverse volte inviato la richiesta di nulla osta all’Ente Parco, nulla osta accordato senza grossi problemi, ma per arrivare a compilare correttamente la domanda l’Architetto dell’Ente mi ha dovuto spiegare diverse cose per telefono.

Una semplificazione per la corretta compilazione dei moduli di richiesta

Quindi ritornando agli “Scenari Standard” per quale motivo mi è venuta in mente questa cosa?
Per diversi motivi principalmente:
1) Per evitare principalmente spreco di tempo e risorse da parte degli Operatori UAS di andare a reperire tutte le informazioni sparsi all’interno del sito dell’Ente Parco;
2) Per evitare che il funzionario preposto a valutare le richieste debba passare ore ed ore a spiegare per telefono sul come inoltrare correttamente la domanda
3) Che il funzionario dell’Ente nel caso gli arrivassero 30 richieste al mese debba passare tutto il tempo a valutare le richieste di tutti, magari Rossi e Bianchi inviano la stessa richiesta ma con la differenza che Bianchi decide di voler decollare 50 metri più avanti.

Una specie di scenario standard con svariate tipologie di volo

Allora per questo creando due scenari standard sulle due zone più gettonate pre-autorizzati (con un elenco di condizioni da adottare ovviamente) si eviterebbe tutto questo, e soprattutto sperando che su tali richieste non vengano addebitati i diritti di segreteria richiesti dal parco che ad oggi corrispondono a circa € 50 per la valutazione.
Ovviamente prima di tutto viene la tutela dell’ambiente, e quindi per evitare che i cieli di queste aree protette si trasformino in “dronodromi” ho pensato che una volta stabiliti gli scenari standard si possono creare degli SLOT di volo , per fare un esempio:
Due Slot di 30 minuti al giorno nell’area di Portonovo, quindi l’ operatore può prenotare il suo slot solo se è libero, in questa maniera si andrebbero a limitare i voli in queste zone.

Se l’idea funziona si potrebbe replicare anche con gli altri Enti Parco

Ho pensato che magari questa idea si potesse replicare anche negli altri parchi e venire finalmente in aiuto a tutti gli operatori di UAS che per diletto o per professione debbano effettuare voli in questi luoghi. Bene dopo il post di Stefano inviai un’ email di questa idea all’Ente Parco del Conero chiedendo un incontro per parlarne meglio.

L’idea è stata ben accolta, ora bisogna attuarla

Mi hanno accolto. Erano entusiasti dell’idea degli scenari standard ma purtroppo non trovano riscontro normativo per attuarli (AL MOMENTO) però possiamo intraprendere un cammino insieme per cercare di trovare una quadra.

L’ Ente Parco ha approvato una modifica del regolamento soprattutto per quanto concerne il sorvolo.
In parole povere finora è tutto vietato e va richiesta autorizzazione con i tempi tecnici che occorrono, questa modifica invece andrebbe a creare tre categorie di sorvolo:
• 
una categoria di sorvolo libero in alcune aree che si possono individuare nell’elaborato grafico (maggiormente le zone urbanizzate),
una categoria di sorvolo previa comunicazione di inizio attività dove basta solo inviare la comunicazione del volo, e la
terza categoria per le zone più protette dove il volo è subordinato al nulla osta da parte dell’Ente.

Per la modifica del regolamento e per le richieste da inviare l’Ente Parco del Conero mi ha chiesto un mio parere in merito ed io ho risposto che avrei messo insieme un gruppo di lavoro che possa dare delle proprie valutazioni sulla chiarezza delle informazioni che si trovano sul sito , sulla facilità di comprensione del regolamento e sulle difficoltà eventuali che si possono incontrare nella compilazione della domanda.

Un gruppo di lavoro per snellire l’analisi delle richieste effettuate al Parco del Conero e allo stesso tempo per introdurre delle regole degli operatori

Tutto questo con l’ obiettivo di snellire il lavoro dell’Operatore UAS e il lavoro di chi è dall’altra parte della scrivania che deve comprendere la nostra richiesta.
Per questo chiedo tramite Dronezine di creare un gruppo di lavoro di circa 20 persone, di qualsiasi età, meglio se non hanno mai avuto esperienza in merito , che operano sia per Lavoro che per diletto, e che vogliano dare il proprio contributo per tutti, preferibilmente 15 persone di qualsiasi parte d’ Italia e 5 persone delle Marche.

Potete inviare la vostra candidatura a: gruppo.uas.conero@gmail.com dopodiché entro il giorno 5 giugno 2023, verrete contattati e faremo un briefing iniziale dove vi illustrerò la documentazione dalla quale partire.
Grazie a tutti e buon lavoro.

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