Droni portano l’innovazione nei vigneti italiani

Droni e viticoltura sempre più a braccetto, stando ai dati incoraggianti sull’adozione delle più innovative tecniche di coltivazione che prevedono l’uso sempre più diffuso di dispositivi smart in uno dei settori che meglio rappresenta l’eccellenza produttiva italiana nel mondo.

Una tendenza confermata e sottolineata anche dall’evento “Prove in campo per l’innovazione e la sostenibilità del vigneto” che giorni fa Coldiretti Cuneo ha organizzato ad Alba con la partecipazione di oltre 600 produttori vitivinicoli, 15 aziende espositrici con 21 macchine e tecnologie da testare, e un Istituto tecnico, la Scuola Enologica di Alba.
Una parte importante di questa compagine, è stata fornita da Eurodrone Academy che è il formatore ufficiale lato droni (UAS) di Coldiretti Cuneo e Coldiretti Liguria.
Eurodrone offre corsi fatti ad hoc per gli associati finalizzati all’uso dei droni in agricoltura.iniziando dal semplice monitoraggio alle operazioni di gestione tramite sensori multispettrali, e infine arrivando all’uso dei droni per distribuire le sostanze ammesse dalla vigente normativa, in attesa che nel PAN Piano Agricolo Nazionale che verrà varato in Autunno venga dato il via libera per l’uso di questa tecnologia.

I partecipanti hanno potuto vedere all’opera non solo varie tipologie moderne di irroratrici e atomizzatori che consentono trattamenti mirati con benefici per la salubrità, l’ambiente e la reddittività delle colture, ma anche piattaforme web che, grazie all’utilizzo di sensori in campo e di sofisticati modelli previsionali, forniscono consigli per la gestione ottimale del vigneto, e soprattutto i droni, che monitorano dall’alto i vigneti e, utilizzando immagini multispettrali, mappano lo stato della vegetazione e forniscono una miriade di indicazioni utili su irrigazione, potatura, fertilizzazione e raccolta.

Ecco il post condiviso dall’account Facebook di Coldiretti Cuneo:

Grazie all’introduzione dei droni, in grado di volare a bassa quota e di coprire ampie aree in poco tempo, i viticoltori possono ora raccogliere dati preziosi sulle loro coltivazioni in modo più rapido ed efficiente che mai, monitorando l’andamento dello stato di salute delle viti, valutando la qualità dell’uva e individuando eventuali problemi o malattie prima che si diffondano nella vigna. Il tutto riuscendo a ridurre l’uso di pesticidi e altri prodotti chimici, che significa in primis un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente, e poi anche costi ridotti.

Non sono da meno i sensori, che ad esempio permettono di monitorare l’irrigazione e di ottimizzare l’uso dell’acqua, mentre i sensori di temperatura aiutano a prevenire danni causati dal gelo o dall’eccessivo calore.

L’uso di queste soluzioni tecnologiche non solo offre aumenti di produttività e costi di produzione ridotti, ma apre anche la strada a nuove opportunità di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di creare un’agricoltura sempre più efficiente e sostenibile, a beneficio di tutto il settore anche in termini di opportunità di lavoro. Secondo Coldiretti Cuneo, infatti, “Nei prossimi 10 anni l’agroalimentare italiano potrà offrire un milione di posti di lavoro green con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la formazione tecnica, l’innovazione, la transizione ecologica e il digitale che consentono di aumentare la sostenibilità ambientale delle produzioni e ottimizzarne la qualità”.

Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo, ha commentato l’evento con queste parole: “Per secoli l’uomo ha modellato le colline di Langhe e Roero costruendo paesaggi agrari unici che abbiamo l’obbligo di conservare e, se possibile, di migliorare utilizzando tutta la tecnologia e l’innovazione a nostra disposizione”.