Solo poche settimane fa avevamo parlato del rinnovato impegno della Regione Puglia nella lotta all’abbandono dei rifiuti, con tanto di impiego di sistemi e mezzi innovativi come foto trappole e droni. Solo pochi giorni dopo rispetto alla dimostrazione di Bari, che vi avevamo raccontato in questo articolo, è uscita la notizia del drone dei Carabinieri di Porto Cesareo, in provincia di Lecce, che ha scoperto un crimine di natura ambientale nella zona.
Durante le sue attività di monitoraggio del territorio, il drone ha infatti individuato un veicolo utilizzato per il trasporto dei rifiuti che stava scaricando percolato in piena campagna e per di più in una zona caratterizzata dalla presenza di ulivi secolari. Il percolato è un liquame che viene prodotto dalla decomposizione dei rifiuti che può essere molto dannoso per l’ambiente, per questo va smaltito seguendo i protocolli e le procedure previste.
I Carabinieri hanno allora denunciato tre persone con l’accusa di smaltimento illecito di rifiuti, procedendo inoltre al sequestro di un mezzo dell’azienda di gestione dei rifiuti, in attesa di ulteriori disposizioni dell’attività giudiziaria.
Notizie del genere confermano ancora una volta quanto i droni siano dei mezzi non solo estremamente efficaci per le attività di monitoraggio del territorio, ma anche molto efficienti perché in grado di sorvegliare ampi spazi in poco tempo e con costi ridotti di tempo, di personale e di risorse energetiche.