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Abbiamo testato un drone super inoffensivo, nel vero senso della parola; pesa 125 grammi e le eliche sono protette da una fitta gabbia di protezione in plastica che rendono praticamente impossibile arrecare danno ad un persona.
Ma la sue peculiarità non finiscono qui. Assecondando la voglia di apparire sui social network facendosi video e foto selfie; il drone HoverAir X1 prodotto dalla asiatica Zero Zero Robotics realizza snapshot, foto e video clip automatizzate, senza richiedere alcun controllo da parte del pilota.
Voli automatici con soli due click
Possiede diverse modalità di ripresa automatiche tra le quali:
- Zoom Out, che in sostanza si allontana e poi riavvicina al soggetto inquadrato.
- Il modo Orbit che come racconta il nome, fa eseguire al drone una rotazione programmabile in distanza dalla persona inquadrata.
- Bird Eye, letteralmente occhio di uccello, Il drone si alza di alcuni metri sulla verticale del soggetto, inclinando il proprio gimbal e tenendolo sempre inquadrato.
- la modalità Follow Me che può essere eseguita per un lasso di tempo di alcuni minuti sino al modo continuo, cioè sino a che il drone avrà batteria.
Questa modalità di volo è ben nota a tutti i dronisti e consiste nel far seguire il soggetto mentre si muove tenendolo sempre al centro della scena. - Tra le altre modalità automatiche come non citare il Dolly Track. Il nome ricorda quello usato nel cinema e in effetti il drone, non segue in questo caso, ma indietreggia tenendo centrato il soggetto che avanza verso di lui.
L’effetto è davvero sbalorditivo, considerando il fatto che grazie alla applicazione e allo smartphone è possibile registrare l’audio della persona inquadrata.
Ecco il motivo per cui nel titolo abbiamo detto che questo drone può diventare un ottimo compagno di lavoro di Youtuber, Vlogger e Content Creator.
Fornisce un valido aiuto con un altro punto di vista, in molti casi senza usare un operatore video o piazzare video-fotocamere fisse.

Qualità foto e video
Le riprese arrivano sino a 2,7K a 30 fpx, certo il framerate e la risoluzioni non sono elevatissime, ma ricordiamo che il target di queste riprese sono i social network, quindi più che sufficienti.
Le foto sono scattate sino a 12 Mpx nel formato jpg con opzione HDR.
Le clip video e gli scatti fotografici vengono salvati sulla memoria interna da 32 Gbyte.
Le clip registrate abilitando l’audio, una opzione configurabile dalla applicazione, sono sincronizzate e salvate sullo smartphone.
Lo abbiamo testato anche all’aperto in mezzo a rami e tronchi di albero e non avendo i sensori anti-collisione e facendo l’inseguimento solo con l’uso della fotocamera anteriore, ogni tanto sbatte contro i ramoscelli, ma considerando la sua protezione, è praticamente indistruttibile.
La sua storia
HOVER Air X1 è l’ultimo nato di una fortunata serie che iniziò la sua carriera con un progetto sulla nota piattaforma di Crowd Funding Indiegogo.
Fu da noi provato nel lontano 2016, si chiamava Hover Camera e aveva forme e dimensioni diverse.
Allora forse si trattava di un prototipo, ma oggi ci sembra un bel prodotto maturo anche per il mercato occidentale.
Cosa dice la normativa

La normativa prevede che il pilota abbia il controllo del drone anche durante il Follow Me, modalità prevista dai regolamenti europei che sanciscono una distanza massima tra il pilota e il drone di 50 metri.
In questa versione del firmware, il pilota può prendere il controllo del drone in qualsiasi momento grazie allo smartphone e comunque il drone non si allontana, mai più di qualche metro e mai oltre i 50 metri.
E’ marcato con la classe C0, che significa che si può condurre senza necessità del patentino, alias Attestato A1-A3, ma l’operatore che in molti casi coincide con la figura del pilota, si deve registrare sul portale D-flight e deve assicurarsi con una polizza adeguata allo scopo. Quelle hobbystiche offerte da Dronezine vanno benissimo.
Punti di forza

Normative a parte, uno dei punti di forza del HOVER Air X1, è che si può far partire e decollare dalla mano, anzi è quasi la modalità principale e si possono scegliere i modi di volo con un piccolo pulsantine situato sulla scocca superiore del drone e sempre con lo stesso pulsantino, si possono variare i parametri di volo: esempio distanza in altezza per la modalità Bird Eye o distanza per lo Zoom Out eccetera.
In sostanza si accende e si spegne tenendo premuto il pulsante di accensione, mentre con quello piccolo si cambia la modalità di volo e con una pressione prolungata dello stesso si cambiano i parametri.
La versione che ci è stata concessa in prova da Zero Zero Robotics che ha prodotto altri droni come il V-Coper Falcon e il Dobby, è quella completa di due batterie, un carica batteria e una piccola custodia in tessuto.
Il drone ha un meccanismo di sincronizzazione a cremagliera, che gli permette di aprire i bracci contenenti il motori anche con un mano sola.
Non ha un ricevitore GPS e il mantenimento della posizione in Hover viene fatto con un sistema di puntamento visuale.
Video recensione
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Normalmente per terminare il volo, basta avvicinarsi al drone e porre il palmo della mano aperto sotto di esso. Immediatamente e senza indugi Hove Air X1 atterrerà sulla mano.
Una differenza sostanziale invece per quanto riguarda la modalità automatica Dolly Track, dove il drone per l’appunto precederà il soggetto e se quest’ultimo si avvicina al drone otterrà solo l’effetto di farlo indietreggiare ulteriormente.
In questo caso la persona inquadrata, dovrà rimanere ferma immobile per 3 secondi e qual punto HOVER AIr X1 si avvicinerà ad esso pronto ad atterrare una volta messa la mano aperta sotto alla sua pancia.
La applicazione di controllo
In questa versione è prevista anche la modalità di volo manuale, il che rende HOVER Air X1 per l’appunto, compatibile con i regolamenti europei.
Nella applicazione Hover, disponibile sugli store Android e iOS, gli stick virtuali sono davvero scomodi e posizionati in verticale, ovvio che questo selfie drone, non nasce per essere pilotato a mano.
La massima distanza raggiungibile normalmente sarebbe quella della portata del WiFi, quindi limitata a qualche decina di metri.
In ogni caso per sicurezza Zero Zero Robotics ha limitato via software tali valori in modo da rendere sicuro il mezzo volante.
La altezza massima attiva sino a 10 metri, limite imposto dal posizionamento ottico ottenuto con i sensori e la telecamera inferiori.
Dalla applicazione si possono configurare le varie modalità di volo, la durata o i movimenti pre-programmati del HoverAir X1.
E’ possibile abilitare la sovrapposizione della voce sui video registrati il cui sincronismo, come spiegato poc’anzi, avviene direttamente in app.
E’ prevista anche la modalità di registrazione in verticale anche se si tratta di una funzionalità in test, ma che come abbiamo riscontrato, funziona regolarmente.
Conclusioni e prezzo
E’ un oggetto molto ben studiato, che vola bene e restituisce video e foto che con la luce solare sono più che degne di finire su Youtube, Instagram, Facebook o TikTok, tra l’altro è prevista anche la modalità di ripresa verticale.
Che viene realizzata con un crop software dato che il gimbal non essendo meccanico e avendo solo ma movimentazione del tilt (dall’alto verso il basso e viceversa) non potrebbe essere realizzata in altro modo.
Unico neo se vogliamo il prezzo; la versione completa costa euro 449,00 mentre quella singolo drone costa euro 389,00.
Riportiamo i link di acquisto che ci ha indicato il produttore Zero Zero Robotics.









