Arrestato per Volo illegale col Drone al Gran Premio di Formula Uno di Las Vegas [VIDEO]

Giorni fa, poche ore prima della partenza del Gran Premio di Formula Uno di Las Vegas, un uomo è stato arrestato per aver fatto volare il suo drone ignorando le ormai classiche e teoricamente note a tutti restrizioni presenti.

È stato Dori Koren, Vice Capo della Polizia Metropolitana di Las Vegas, a diffondere su Twitter/X il video in cui si vede il pilota arrivare sulla sua auto, parcheggiarla e poi far decollare il proprio drone (presumibilmente un DJI) addirittura anche dopo essere rientrato nella vettura. Nella seconda parte del breve video, si vede invece prima il sistema di sicurezza che individua e traccia il drone in volo all’interno del perimetro monitorato, e poi l’arrivo degli agenti che arrestano il pilota indisciplinato.

Ricordiamo che, negli USA, i casi di piloti che volano con i loro droni senza autorizzazione in spazi aerei interdetti, specialmente in concomitanza con eventi sportivi di grande richiamo, sono un fenomeno in crescita e che le forze dell’ordine faticano ad arginare. Qualche tempo fa, a questo proposito, abbiamo analizzato più a fondo la situazione partendo dal caso specifico di un volo non autorizzato durante una partita di NFL.

Anche per questo, probabilmente, il video diffuso è stato montato ad arte non solo per essere istruttivo e dare risalto all’arresto, accompagnato in sovrimpressione da una scritta che sottolinea come volare con un drone illegalmente può portare a una multa fino a 15mila dollari, ma anche per umiliare il pilota arrestato, presentandolo come una sorta di perdente.

Una strategia che all’atto pratico servirà a ben poco, se non sarà supportata da campagne informative ancora più ampie di quanto non sia stato fatto in passato (ogni anno la FAA, specie sotto le feste, ricorda a tutti che volare con un drone richiede l’osservanza di alcune regole) e soprattutto se la prassi di sicurezza in questi casi non verrà standardizzata a livello nazionale, magari potendo contare su maggiori risorse in termini di tecnologia anti droni e di una burocrazia più snella, visto che al momento per intervenire sui droni sospetti serve l’autorizzazione dell’FBI e il Dipartimento di Sicurezza Nazionale.

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