Sono mediamente 4 le verifiche mensili che la polizia locale di Caponago, in provincia di Monza e della Brianza, effettua periodicamente col drone in diverse aree del territorio comunale. A confermarlo, in questo articolo riportato da MonzaToday, è il comandante della polizia locale Gabriele Garberoglio.
Si tratta nello specifico di attività di monitoraggio finalizzate ad accertamenti di natura ambientale, e quindi di controlli tesi ad ad esempio ad individuare la presenza di illeciti edilizi, abbandoni abusivi di rifiuti e sversamenti nei corsi d’acqua.
Al momento la flotta di droni a disposizione della polizia locale di Caponago, un piccolo centro che conta all’incirca 5000 abitanti, è costituita da un DJI Mavic 2 Enterprise e un Phantom 4 RTK, acquistati tra il 2020 e il 2021 per un investimento complessivo che si aggira intorno a 10mila euro, in parte finanziati dalle sanzioni per violazioni del codice stradale.
Per quanto riguarda la formazione dei piloti, inoltre, tutti i cinque agenti della polizia locale di Caponago hanno i titoli per pilotare i droni. “Partecipiamo a corsi di formazione ogni anno. Quest’anno abbiamo seguito un ulteriore corso di fotogrammetria a favore della protezione del patrimonio ambientale”, ha chiarito il comandante Garberoglio sulle pagine di Monza Today.
A quanto pare, inoltre, la presenza di droni non disturba la vita quotidiana dei caponaghesi. “Non sorvoliamo le abitazioni dei residenti”, ha riferito Garberoglio con un pizzico di humour.
Sebbene l’adozione di droni da parte delle polizie locali si stia negli ultimi tempi allargando a diversi comuni d’Italia, il caso di Caponago rappresenta in questo senso un esempio eccezionale, soprattutto se il suo essere all’avanguardia in queste soluzioni innovative viene parametrato alla grandezza del comune. Insomma non è un caso se Caponago è uno dei pochi comuni della Brianza a essere dotato di droni per i controlli sul territorio.




