Dopo quasi 3 anni di soddisfazioni e di record infranti, si è chiusa a sorpresa la splendida avventura del drone Ingenuity su Marte. Stando a quanto riporta la Nasa, è stata tutta colpa di un fatale danno alle eliche accusato lo scorso 18 gennaio, durante le manovre di quello che si è rivelato il suo ultimo atterraggio.
Le sfide e i successi di Ingenuity
Il drone della Nasa era atterrato sul pianeta rosso il 18 febbraio 2021, ben saldo nella pancia del rover Perseverance. Il 19 aprile dello stesso anno, si era sollevato per la prima volta dalla superficie marziana (ne avevamo parlato in questo articolo), dimostrando a tutti la possibilità del volo controllato e alimentato su Marte. Svolto il suo compito raggiunto, Ingenuity, che avrebbe dovuto fare almeno 5 voli, ha poi però scelto di stupire tutti, alzandosi in volo ben 72 volte, coprendo complessivamente 17 chilometri (una distanza 14 volte maggiore di quella inizialmente prevista) e restando in attività per quasi 1.000 giorni (oltre 33 volte più a lungo di quanto originariamente previsto).
In questo tempo Ingenuity ha fatto tante scoperte che ci ha riportato attraverso immagini e video, ed è anche cresciuto misurandosi con l’ambiente marziano. Durante la sua missione, infatti, è stato aggiornato in modo da poter scegliere in autonomia i siti di atterraggio, si è confrontato con terreni accidentati, problemi tecnici ai sensori e persino tempeste di polvere, ricorrendo a 3 atterraggi di emergenza e sopravvivendo al rigido inverno marziano, con temperature minime prossime a -140 °C.
Poi di colpo il sogno è finito, con la Nasa che ha deciso di fermare la missione dopo aver visionato le immagini giunte a Terra in seguito al 72esimo volo, che hanno mostrato i danni ad almeno una pala di uno dei rotori, segnando di conseguenza il destino di Ingenuity.
Durante l’ultimo volo si sono anche riscontrati problemi di comunicazione tra l’elicottero e il rover Perseverance, la sua spalla, che a seguito dello stop alla missione ha detto addio all’amico e collega con un mesto tweet in cui afferma che “I Sol (i giorni marziani) non saranno più gli stessi”.
The sols won’t be the same without the #MarsHelicopter.#ThanksIngenuity, for being my partner in exploration from the very beginning. https://t.co/mFAg7Lwxnp pic.twitter.com/uoi4bXXa9Y
— NASA’s Perseverance Mars Rover (@NASAPersevere) January 25, 2024
Ad annunciare ufficialmente la fine della missione è stato invece l’amministratore della Nasa Bill Nelson, che ha dichiarato “Ingenuity ha concluso il suo viaggio storico, rappresentando il primo velivolo su un altro pianeta. Quell’elicottero straordinario ha volato più in alto e più lontano di quanto avremmo mai potuto immaginare. Attraverso missioni come Ingenuity, la NASA sta preparando la strada per futuri voli nel nostro sistema solare e per un’esplorazione umana di Marte più intelligente e sicura”.
Laurie Leshin, direttrice del NASA’s Jet Propulsion Laboratory (JPL), ha dichiarato: “A JPL della NASA, l’innovazione è al centro di quello che facciamo. Ingenuity esemplifica il modo in cui spingiamo i confini di ciò che è possibile ogni giorno. Sono incredibilmente orgogliosa del nostro team dietro a questo storico risultato tecnologico e ansiosa di vedere cosa inventeranno in futuro”.
La missione rimarrà nella storia dell’esplorazione spaziale perché è stata la prima a dimostrare la possibilità di volare su Marte, aprendo la strada a nuove e più ambiziose missioni, come il futuro aereo solare al quale la Nasa sta lavorando e destinato a volare nel cielo di Marte.




