Se ne parlava da tempo nei corridoi di Viale Castro Pretorio sede di ENAC; e dopo la proroga per la formazione sugli Scenari Standard italiani, estesa a fine dicembre 2024, mancava ancora un tassello per permettere agli operatori di droni, di far volare volare i rispettivi piloti nella categoria Specific, usando droni non marcati e nel contesto degli scenari IT-STS.
A dire il vero non è ancora ufficiale, ce ne da conto il collega Danilo Scarato di Quadricottero News che riporta uno scambio di email con i responsabili di ENAC.

Al suo interno sostanzialmente si legge che a giorni, dovrebbe arrivare la comunicazione da parte dell’Ente che prorogherà il termine ultimo per rendere le dichiarazioni per gli Scenari Standard nazionali.
Come sappiamo per poter rendere compatibile un drone legacy, cioè senza la marcatura di classe e magari anche senza il valore di MTOM definito dal produttore e poterlo utilizzare nella categoria Specific; occorre che l’operatore paghi i diritti con codice N43 per euro 94,00 sul portale di ENAC ed in seguito compili il modulo della dichiarazione, versando al contempo euro 96,00 sul portale di D-flight.
Ovviamente il drone dovrà essere dotato di un DRI (Sistema di Identificazione Remota Diretta, ovvero locale, alias Remote ID).
Leggi tutta la procedura qui.
In attesa di una conferma definitiva di questa bella notizia, vi auguriamo buoni voli in sicurezza.



