Come calcolare la distanza VLOS tra drone e pilota (secondo EASA)

Come ben sappiamo,  utilizzare un UA in VLOS significa che il pilota remoto è in grado di scansionare chiaramente il cielo per individuare la presenza di altri aeromobili, essere in grado di vedere chiaramente l’UA ed evitare che si avvicini ad altri aerei (con o senza pilota), ostacoli o persone che potrebbero essere in pericolo.

Volendo essere più scientifici, EASA propone questo calcolo.

La distanza VLOS è influenzata da una serie di fattori quali:
visibilità: l’area operativa e le condizioni meteorologiche dovrebbero consentire il mantenimento senza aiuti il contatto visivo con l’UA e capacità di rilevare la presenza di altri aeromobili nel volume dove opera l’UA. La visibilità minima consigliata è di almeno 5 km;
dimensione dell’UA;
Caratteristiche UA quali: colore UA (in relazione a quanto è diverso dal colore di fondo) e la luminosità delle luci dell’ UA.

Quando si pianifica un’operazione VLOS, la distanza VLOS deve essere misurata come la distanza in linea d’aria tra il pilota remoto e l’UA.
Esistono diversi metodi e formule che forniscono una valutazione quantitativa della distanza VLOS. EASA propone una formula, distinta tra UA ad ala fissa e multirotore. Si basa sulla valutazione di due parametri e impostando il VLOS al valore più piccolo tra i due:
— distanza massima alla quale il pilota remoto può essere in grado di rilevare la posizione e l’orientamento di l’UA, in base alle sue dimensioni, denominata “linea di vista d’assetto” (ALOS);
— distanza fino alla quale altri aeromobili possono essere rilevati visivamente e tempo sufficiente a disposizione per una manovra di evitamento, denominata “linea di vista di rilevamento” (DLOS).
Per determinare una distanza VLOS accettabile è possibile utilizzare la seguente procedura:

1. Calcolare l’ALOS:
Per aeromobili ad ala rotante e multicotteri:
ALOS[m]= 327 x CD[m] + 20m

Quindi per un classico DJI Mini, la cui dimensione caratteristica è 0,25 metri (25 cm circa) la ALOS è 327×0,25+20=101,75 metri. Per un più grande Mavic 3, 327*0,35+20=134,45 metri.

Ala fissa:
ALOS[m]= 490 x CD[m] + 30m
dove CD è la dimensione caratteristica dell’UA (ovvero la dimensione massima).
Linee guida sulle operazioni nella categoria aperta e specifica

Quindi per un classico aeromodello da 180 cm di apertura alare, la cui dimensione caratteristica è dunque 1,8 metri, la ALOS è 490×1,8+30=912 metri. Un grosso aliante in pendio da 4 metri di apertura alare avrebbe una ALOS di quasi 2 km, 1.990 metri per la precisione.

2. Calcolare il DLOS:
DLOS[m]= 0,3 x GV
dove GV è la visibilità al suolo, il cui valore minimo dovrebbe essere almeno 5 km e dipende dalle condizioni dell’area operativa.

Quindi se il cielo è sgombro e la visibilità 5 km, DLOS è 5000X0,3=1.500 metri

Fatto ciò, la distanza VLOS è il valore più piccolo tra ALOS e DLOS. Nel nostro esempio, visto che fa bello, ALOS è inferiore a DLOS, quindi si prenderà il valore di ALOS sia per i droni sia per l’aeromodello, mentre l’aliante non potrà volare a 2 km ma dovrà limitarsi a 1.500 metri. Fosse una giornata uggiosa con solo un chilometro di visibilità, DLOS scenderebbe a 300 metri: di nuovo non cambierebbe nulla per i droni, ma sia  l’aeromodello sia l’aliante dovrebbero limitarsi alla distanza DLOS.

Dal link seguente è possibile scaricare la Linea Guida pubblicata da EASA in data 31 gennaio 2024.
https://www.easa.europa.eu/en/downloads/139435/en

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