DJI Dock, la stazione con il drone automatico è una realtà

Sempre più spesso nell’immaginario collettivo si parla di droni autonomi; droni che volano, eseguono un percorso predefinito e terminato il quale tornano alla loro base pronti per una altra operazione.
DJI ha da tempo presentato e da qualche tempo commercializzato DJI DOCK.
Che svolge esattamente i compiti che abbiamo poc’anzi descritti.

A Roma lo scorso week-end PersonalDrones, un rivenditore autorizzato DJI Enterprise di Livello A, ha mostrato dal vivo come funziona esattamente questo sistema, un vero e proprio UAS, come intende l’attuale normativa.
Una stazione di ricarica che controlla l’ambiente circostante con telecamere, sensori di prossimità e stazione meteorologica e al momento opportuno apre gli sportelli superiori per far librare il drone Matrice entro contenuto.

Volo che può essere svolto in maniera ripetitiva, ottenendo gli adeguati permessi, oppure in presenza dei piloti come se fosse un normale volo a vista o BVLOS. Anche in questi casi sono necessari i corretti attestati per coloro che hanno il radiocomando in mano o pianificano la missione e lo stesso operatore deve essere in regola con i requisiti prevista dalla normativa europea.

immagine di volo drone dji dock w

E’ anche opportuno affermare che uno scenario di un volo completamento autonomo e non supervisionato, al momento non è permesso in Italia.
Al contrario un volo automatico, con il pilota in grado di intervenire anche remotamente è assolutamente realizzabile e in regola con le normative.

Nella dimostrazione svoltasi a Roma ai primi di maggio, sono state mostrate tutte le funzionalità della  DJI Dock 2, del drone DJI Matrice 3D/3DT e del software DJI FlightHub 2.
Quest’ultimo è il programma di comando e controllo della pianificazione del volo automatico.

Di quali vantaggi potrà beneficiare un potenziale cliente di un sistema come il DJI DOCK 2 rivolgendosi ad un dealer DJI Enterprise di livello A?

“In fase preliminare spieghiamo al cliente tutti i passaggi che possono essere necessari, ad esempio lo consigliamo sulla scelta del sito per l’installazione delle apparecchiature – ci racconta Vittorio Menna responsabile di PersonalDronesad esempio nel corso della dimostrazione, abbiamo fatto vedere il  cablaggio e settaggio della connettività.
Abbiamo anche mostrato come avvenga  l’attivazione  e relativo aggiornamento firmware e connessione con DJI FlightHub 2.
In seguito abbiamo eseguito la configurazione  RTK e il settaggio delle coordinate homepoint (tramite server NTRIP o stazione di terra)”.

immagine di dock 2 chiusa w

Ci sembra una preparazione molto complessa, ma quando effettivamente il drone potrà volare?

E’ necessaria una grande conoscenza dello strumento, e occorre eseguire una serie di controlli preliminari – prosegue MennaNella nostra dimostrazione per esempio, prima di passare all’esecuzione di missioni automatiche, abbiamo mostrato come controllare manualmente la Dock 2 tramite radiocomando RC Pro Enterprise, come pilotare in modalità manuale il drone (Matrice 3D/3TD) sempre tramite RC Pro Enterprise, e come gestire le sue camere visibile / termica / zoom.
La ciliegina sulla torta ovviamente è stata poi mostrare le funzionalità di controllo automatico della Dock 2 da remoto tramite FlightHub 2, e la pianificazione di missioni automatiche da remoto sempre tramite il medesimo software.
A fini dimostrativi, abbiamo anche simulato una interruzione, e un ripristino di una missione automatica sempre da remoto” –
conclude i Vittorio Menna di PersonalDrones.

Per informazioni sul prodotto, anzi sull’intero sistema, consigliamo di dare una occhiata al sito:
https://www.personaldrones.it/396-dock-2

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