Se c’è una regione italiana che negli anni si è distinta in particolar modo per l’uso efficace della tecnologia dei droni per la salvaguardia ambientale e più precisamente per la lotta agli incendi, quella è sicuramente la Calabria.
Già diverse estati fa, infatti, la Regione Calabria ha cominciato ad impiegare i droni nel controllo del territorio e nelle operazioni di contrasto agli incendi, non solo riducendo le tempistiche di avvistamento ed intervento nei confronti delle fiamme libere, ma in alcuni casi anche riuscendo ad individuare dei sospetti piromani. Il più eclatante tra questi casi di successo è senza dubbio quello dell’estate 2023, quando ad agosto il piromane, colto sul fatto dal drone, prima tentò di abbatterlo a sassate e poi si diede inutilmente alla fuga, venendo inseguito, riconosciuto e infine anche arrestato (qui la notizia che vi riportammo).
Visto il successo della strategia “droni contro gli incendi”, lo scorso marzo la Regione Calabria ha anche approvato una legge per regolarizzare al meglio il loro uso per la tutela del territorio, trasformandola da misura di natura eccezionale ad un vero e proprio standard contro la ricorrente minaccia degli incendi boschivi. Una misura che anche quest’anno sta dando i suoi frutti nei confronti di un fenomeno che non accenna a diminuire, visto che, sebbene non siamo nemmeno ad agosto, gli incendi e i sospetti piromani scovati dai droni in Calabria questa estate sono già 34.
La notizia la riporta direttamente l’account ufficiale Facebook dell’attuale Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con tanto di video che mostra alcune inquadrature dei responsabili degli incendi.
Purtroppo il fenomeno degli incendi dolosi in Italia non sembra mostrare segni di rallentamento, ma almeno possiamo essere soddisfatti dell’efficacia dimostrata dall’adozione dei droni nelle operazioni di contrasto, che possiamo solo sperare alla lunga permetta anche di frenare questo genere di reati.